PADOVA - Corruzione, abuso d'ufficio e falso: sono queste le accuse che la procura di Padova muove a Emanuele Nichele, dirigente del settore lavori pubblici del comune di Padova, e a Antonio Greco, avvocato amministrativista trevigiano residente a Padova.
Sotto i riflettori è finito il concorso pubblico del 2019 vinto da Nichele che gli ha consentito di passare dal comune di Cittadella a quello del capoluogo euganeo con il ruolo di capo del settore lavori pubblici. Nella commissione giudicatrice c'era l'avvocato Antonio Greco, vecchia conoscenza di Nichele al quale lo stesso dirigente, mentre era ancora a Cittadella, avrebbe conferito un incarico di poco inferiore ai 3.000 euro subito dopo la nomina del legale a membro della commissione per il concorso padovano. Per la procura quella sarebbe stata la tangente pagata da Nichele a Greco per "guadagnarsi" la benevolenza e il giudizio positivo al concorso. Il pm Sergio Dini ha chiesto il processo per entrambi gli indagati.