CADONEGHE - Presunti subaffitti negli appartamenti di edilizia popolare di Cadoneghe. Martedì sera gli agenti della polizia locale hanno effettuato numerosi controlli per scoprire eventuali irregolarità nel contesto abitativo del paese. Il servizio è stato promosso a seguito di numerose segnalazioni pervenute negli ultimi giorni al comando di polizia locale e negli uffici del sindaco. Sono state condotte verifiche, in particolare, in venti alloggi popolari in via Leopardi, via Pacinotti e via Bragni.
IL SINDACO
Sulla vicenda si è espresso il sindaco Marco Schiesaro: «Proseguono i controlli su tutto il nostro territorio e questa volta ci siamo concentrati, in particolare, sugli alloggi popolari. Un servizio molto presente a Cadoneghe e su cui occorre vigilare per evitare abusi. Dobbiamo essere sicuri che ne usufruiscano persone con pieno diritto. I non aventi diritto vanno stanati e sanzionati. Purtroppo c'è una percezione di illegalità anche da noi. Lo testimoniano le segnalazioni che abbiamo ricevuto da parte dei cittadini: non sempre evidenziano palesi violazioni della legge, ma spesso si tratta di comportamenti al limite che vanno verificati. Mi ha fatto enorme piacere - ha concluso - vedere alcuni residenti che hanno applaudito all'arrivo degli agenti della polizia locale. Il nostro compito ora deve essere quello di fare della legalità la norma».
SICUREZZA
L'attività della Polizia locale fino a tarda notte ha riguardato anche la sicurezza stradale. Nello specifico sono state controllate 30 auto. Obiettivo dichiarato, la verifica delle più elementari regole imposte dal Codice della strada. L'attività ha portato al ritiro di una patente e a tre sanzioni per guida con veicolo non revisionato. Due gli automobilisti, infine, alla guida privi di un documento di riconoscimento. «Per i controlli - ha precisato il responsabile del servizio operativo della polizia locale, Giampietro Moro - ci siamo avvalsi dei varchi elettronici per le auto provenienti da Padova, mentre abbiamo provveduto a un posto di blocco per i controlli delle auto che arrivavano da Campodarsego. Il tutto con la collaborazione dei colleghi di Padova, che ringraziamo».