Nuova razzia nel cantiere edile Masetto: «In 70 anni d'attività abbiamo subito 57 furti»

Martedì 15 Febbraio 2022 di Luca Marin
Il cantiere dove è avvenuto il furto

VILLANOVA - Ladri in azione l’altra notte in un cantiere edile in via Petrarca a Murelle di Villanova di Camposampiero. I malviventi hanno portato via tutti i cavi elettrici necessari per far funzionare le attrezzature da lavoro. 

NEL MIRINO
Nell’area sta operando la ditta di costruzioni “Masetto Giorgio” che ha sede sempre a Murelle. L’85enne arzillo imprenditore, molto conosciuto nel Camposampierese, non sa darsi pace: «È il secondo furto in venti giorni, sempre ai danni dello stesso cantiere dove l’azienda costruttrice sta realizzando un edificio destinato a civile abitazione, il 57esimo da quando la mia azienda è operativa – afferma Giorgio Masetto, per anni presidente mandamentale dell’Unione artigiani della zona –. Meno di dieci giorni fa hanno portato via tutte le attrezzature necessarie agli operai per lavorare, ora tutti i cavi altrettanto indispensabili. Entrambi i furti sono stati denunciati ai carabinieri della locale stazione di Pionca che fanno quello che possono con il personale, purtroppo poco, a disposizione. Abbiamo provveduto a installare un sistema di videosorveglianza collegato a una centrale operativa.

Nei giorni scorsi ho ricomprato ciò che serviva perché il cantiere continuasse a rimanere aperto e gli operai non fossero costretti a rimanere a casa, ma ora questo nuovo furto ci ha costretti a uno stop forzato.

Come mi sento? Sono arrabbiato, deluso come non lo sono mai stato - confessa - Il nostro settore sta registrando una profonda crisi, iniziata ancora prima della pandemia a causa di una stagnazione del settore e diventata ancora più grave con l’emergenza sanitaria tanto che molti colleghi, anche giovani, sono stati costretti a chiudere e a lasciare a casa i loro dipendenti. A questo quadro non favorevole si è aggiunto, da qualche mese, il problema del costo esorbitante di materiali e materie prime che rende insostenibile la situazione costringendo gli imprenditori, non solo delle costruzioni, a esporsi in prima persona con gli acquisti. La mia azienda, che ha oltre settant’anni di vita, è come una famiglia: è questa la filosofia che ci ha fatti stare in piedi finora pur tra le difficoltà. In questi anni, e in particolare negli ultimi mesi, ho cercato, abbiamo cercato anche insieme con tutti i miei operai, di stringere i denti, di tener duro. Dietro a ogni dipendente c’è una persona e ci sono famiglie, ci sono scadenze da mantenere, mutui da pagare».

L’APPELLO
Masetto lancia un appello finale: «Gli autori si mettano la mano sul cuore e sulla coscienza: rubare qualsiasi cosa in un cantiere, in una fabbrica o in qualsiasi altro luogo dove si produce significa, di fatto, rubare lavoro a persone che ne hanno bisogno per vivere e mantenere se stessi, una famiglia e dei figli con quella serenità che si merita chi lavora con dignità». 

Ultimo aggiornamento: 11:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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