Cadavere di un 34enne scoperto all'interno di un bagno chimico a Padova: l'autopsia svelerà la causa della morte

Mercoledì 3 Agosto 2022 di Serena De Salvador
Elia Pizzardo è stato trovato senza vita in un bagno chimico

PADOVA - Per almeno due giorni sarebbe rimasto chiuso dentro a un bagno chimico in un angolo del parcheggio Colli, stroncato da un malore, prima di essere ritrovato ormai senza vita. È questa l'ipotesi per cui propendono gli inquirenti in merito alla tragica fine di Elia Pizzardo, 34enne di Rovigo il cui cadavere è stato recuperato ieri dentro una toilette chimica posizionata in via dei Colli a Brusegana, davanti all'omonimo ospedale dove hanno sede anche gli ambulatori del Servizio dipendenze. Secondo i primi accertamenti condotti dalla polizia coordinata dalla Procura, proprio l'assunzione di sostanze stupefacenti potrebbe aver innescato il malore fatale.

A confermarlo o smentirlo sarà l'autopsia, disposta ieri dal pubblico ministero.

L'intervento

A lanciare l'allarme ieri mattina presto è stata una donna che, come moltissime persone che lavorano in centro città e vivono nei paesi limitrofi, è arrivata in auto al Park dei Colli per poi prendere l'autobus. Dopo aver lasciato la vettura nella parte più interna del parcheggio, per raggiungere l'uscita è passata a piedi accanto al gruppo di alberi che stanno dietro la pensilina del bus, a ridosso della bretella che porta in tangenziale, dove è sistemato un bagno chimico. Lì è stata colpita da un odore nauseabondo. Le due toilette di plastica erano chiuse, ma il puzzo non poteva provenire soltanto dai residui al loro interno. Spaventata, ha segnalato la situazione alla polizia. Sul posto è intervenuta una pattuglia della Squadra volante, che ben presto ha però dovuto chiedere il supporto dei vigili del fuoco e della polizia scientifica. Dentro il piccolo bagno, chiuso dall'interno, si è capito che c'era un corpo. Divelta la plastica sono cominciate le lunghe e difficili operazioni di recupero e di repertazione della scena.

Gli accertamenti

Il medico legale ha stabilito che la salma, visto l'ambiente stretto e chiuso e il caldo del periodo, doveva trovarsi lì da almeno un paio di giorni. La polizia scientifica ha raccolto sul posto almeno una siringa e degli oggetti con tracce di metadone, che ora saranno oggetto di verifica per capire se possano essere stati utilizzati dal 34enne. Cosa peraltro non scontata, dal momento che l'area e il parcheggio sono meta fissa per molti tossicodipendenti a causa della vicinanza con il SerD dell'Ulss, che ha sede nell'ospedale Ai Colli proprio dall'altro lato della strada. Grazie ai documenti trovati sul cadavere si è scoperto trattarsi di Elia Pizzardo, nato e tutt'ora residente a Rovigo. Sul corpo non sono al momento stati riscontrati segni di violenza e si propende per un possibile malore fatale connesso a un abuso di sostanze. Per accertare la causa e l'esatto momento del decesso il pubblico ministero ha disposto che venga eseguita l'autopsia.

Ultimo aggiornamento: 4 Agosto, 08:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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