FREGONA - Cadavere irriconoscibile, per risalire alla sua identità sarà fatta un'autopsia orale. Il cadavere dell'uomo ritrovato il 26 luglio nel torrente Carron, al confine tra i Comuni di Cappella Maggiore e Fregona. Dalle prime ispezioni cadaveriche il corpo è rimasto per molti giorni nell’acqua fermandosi sopra il nastro trasportatore del sistema di filtraggio dei detriti. Le sue condizioni di decomposizione non permettono un riconoscimento visivo. Su disposizione quindi della Procura della Repubblica di Treviso il cadavere è stato traferito preliminarmente nell’obitorio dell’ospedale di Vittorio Veneto per un primo esame esterno. Oltre al medico legale che eseguirà l’autopsia giudiziaria, sono stati nominati due odontoiatri forensi per la raccolta dei dati dentali che, insieme al dna, potranno concorrere all’identificazione.
Cadavere allo stato avanzato, saranno analizzati i denti per risalire all'identità
Il corpo ritrovato nel torrente Carron era ad un avanzato stato di decomposizione e, per comprenderne l'identità, oltre a quella del medico legale, verrà fatta un'autopsia anche attraverso l'analisi dei denti. L’autopsia orale è particolarmente indicata per lo stato del corpo, essendo i denti molto resistenti alla decomposizione e altamente individualizzanti per restringere il campo di indagine attraverso la selezione mirata delle persone scomparse, fino all’accertamento definitivo dell’identità attraverso al corrispondenza dei dati.
Il corpo era vestito con maglia blu, bermuda e scarpe Nike
Il cadavere al momento del ritrovamento indossava una t-shirt in cotone di colore blu con scritte bianche nella zona del torace, una canotta in cotone di colore chiaro, bermuda di colore grigio/blu, cintura con fibbia, calzini ginnici di colore bianco, scarpe ginniche marca Nike di colore nero.