A Borgoricco non passa il bus, passeggeri chiamano i carabinieri. E ad Albignasego stop navette per gli studenti

Il sindaco di Albignasego ha dovuto rivolgersi a una ditta privata con un aumento dei costi da 100 mila a 140 mila euro

Mercoledì 14 Settembre 2022 di Luisa Morbiato
Autobus (foto d'archivio)
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PADOVA - Per capire la situazione in cui versa Busitalia bastano tre esempi di giornata. Ad Albignasego il sindaco è stato avvisato che dal 19 settembre non ci saranno più i bus navetta che portano i ragazzi alle scuole superiori. In fretta e furia ha dovuto affidarsi ad un vettore privato che garantirà le stesse tratte e orari. Ma da 100 mila euro i costi salirannno a 140 mila. Non serviranno più il biglietto o l'abbonamento ma il trasporto sarà gratuito e basterà esibire la tessera che si potrà ritirare allo Sportello del Cittadino. Con l'applicazione del nuovo orario invernale inoltre su alcune linee l'azienda ha deciso di allungare i tempi fra una corsa e l'altra con la conseguenza che si dovrà attendere l'autobus alle fermate per tempi più lunghi. Una situazione che si riflette sia sui dipendenti che sull'utenza. Proprio ieri pomeriggio sulla linea extraurbana in direzione Borgoricco, un gruppo di persone che attendeva il passaggio del mezzo ormai da troppo tempo ha chiesto l'intervento dei Carabinieri. Altra protesta a Mestrino dove le corse saltate avevano fatto sì che alla fermata si arrivasse ad avere una cinquantina di persone in attesa. Busitalia ha già provveduto a tagli sul servizio, eliminando soprattutto molte corse bis proprio allo scopo di recuperare autisti a cui affidare altri turni per quanto riguarda le tratte extraurbane ma è di ieri l'annuncio della probabile soppressione di corse bis anche sul territorio comunale.

Il Contratto di Servizio siglato da Busitalia con l'Ente di Governo che ha assegnato all'azienda la gestione del trasporto pubblico all'azienda per 9 anni più l'opzione per altri 2 prevede una serie di adempimenti che aumentano l'efficienza del trasporto stesso e migliorare il servizio agli utenti. Tra i tantissimi adempimenti previsti dal contratto il costo del biglietto bloccato per 2 anni e, per molte tratte una diminuzione da 2,30/2,70 euro a 1,50, la possibilità di viaggiare con un biglietto unico sia nel capoluogo che nei Comuni della cintura, in attesa del biglietto unico regionale già da tempo all'attenzione della Regione. Poi il rinnovo del parco mezzi, sono previsti infatti autobus di ultima generazione, non inquinanti e aiuti per agevolare ad esempio l'utilizzo da parte dei disabili (pedane di sollevamento) l'istituzione di nuove linee o il rafforzamento di quelle esistenti anche nella frequenza. Il bando vinto da Busitalia prevede che l'azienda aumenti i percorsi di 2 milioni e 100.000 km in più degli attuali che possono essere utilizzati sia per potenziare l'esistente che per creare nuove tratte ove ce ne sia bisogno. In tema di innovazione tecnologica Busitalia tra le voci del capitolato l'infomobilità, ossia pannelli alle fermate e all'interno dei mezzi che informano l'utente sui tempi di arrivo e percorrenza degli autobus e su altre notizie utili. La possibilità di procurarsi il biglietto all'interno dell'autobus stesso tutto utilizzando la tecnologia digitale nonché il wi fi su mezzi e alle fermate con pensiline informatizzate. Non è stata trascurata la sicurezza che comprendono telecamere di sorveglianza all'interno e all'esterno dei mezzi e alle fermate. Oltre all'adeguamento dei mezzi il contratto prevede anche quello del personale. Tutti adempimenti che per ora, tranne che per l'acquisto di alcune decine di autobus elettrici, non sembrano essere stati tradotti in realtà. Da tempo i sindacati denunciano una situazione in contrasto con quanto prevede il Contratto. La carenza di personale sempre più consistente, nel servizio urbano mancano all'appello 157 autisti 37 dei quali conduttori del tram, ora sono 70 i dipendenti che possiedono l'abilitazione necessaria a condurre il tram mentre nell'extraurbano sono 30.

Turni difficili da gestire e spesso resi noti con pochissimo anticipo a causa di non meglio specificati problemi al sistema informatico. Stipendi inadeguati e che presentano disparità consistenti tra i dipendenti dell'azienda a parità di mansioni.

Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 09:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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