Antonio Carraro, fino all'ultimo in azienda: «Con il cuore vicino ai dipendenti». Mercoledì 16 i funerali

Domenica 13 Marzo 2022 di Luca Marin
Antonio Carraro e la sua famiglia

CAMPODARSEGO - Con la morte di Antonio Carraro se ne va un grande condottiero, un leader indiscusso dalla forte personalità, un esempio imprenditoriale per tutti, ma anche un uomo con sentimenti profondi e veri verso la sua gente.

A Campodarsego la notizia ha destato grande commozione e tristezza. Il presidente dell'omonima società, fondata nel 1960, è scomparso a 90 anni, lasciando la moglie Luciana Franceschi ed i figli Marcello, Liliana, Massimiliano, Silvia, Davide e Barbara.


IL PROFILO

Antonio Carraro fino all'ultimo si è interessato alla sua azienda, sincerandosi personalmente delle condizioni lavorative dei suoi dipendenti: «Ogni dieci giorni Antonio, in carrozzina, veniva in azienda per constatare con i propri occhi come stavano andando le cose in fabbrica- racconta con un pizzico di emozione Nicola Maritan, 41 anni al servizio della Carraro, oggi coordinatore del distretto nord est della protezione civile-. Per lui l'azienda era una famiglia e si sentiva come il capo responsabile dei suoi tanti collaboratori. Antonio ci teneva davvero molto ai dipendenti: non si sforzava a dimostrarlo, era nel suo dna andare incontro alle esigenze degli altri. Il presidente faceva tappa fissa nella parte dell'azienda che si occupa di progettazione, studio e ricerca dove vengono ideati i nuovi trattori. La sua presenza, l'ultima 25 giorni fa, era un balsamo e un incoraggiamento per tutti i lavoratori che si sentivano gratificati dalle sue attenzioni».
Nell' azienda in via Caltana hanno lavorato tantissimi cittadini di Campodarsego, tra i quali anche imprenditori che si sono affermati come l'amico Egidio Maschio. I figli Mirco e Andrea Maschio lo ricordano con affetto e stima: «La scomparsa di Antonio Carraro è una grande perdita per tutti noi- affermano-. Era un imprenditore di straordinaria caratura, con una visione moderna e sempre attenta al territorio oltre che all'innovazione. Era legato da un rapporto di affetto a nostro padre Egidio con cui ha contribuito a trasformare il settore delle macchine agricole».


IL CARATTERE

Antonio Carraro, per chi l'ha conosciuto, era un esteta del bello, come sottolinea il parroco di Campodarsego don Enrico Piccolo: «Antonio diceva sempre che doveva fare il più bel trattore del mondo, perché oltre alla funzionalità, l'esteriorità della macchina era molto importante- racconta il prete-. Era un uomo molto legato alla sua terra tanto che, con orgoglio, rivendicava il diritto di votare a Campodarsego e non a Padova dov'era andato a vivere negli ultimi tempi. Qualcuno gli chiese perché non si era mai impegnato in politica. La sua risposta- ricorda don Enrico- fu tranciante: non mi interessa perché se una persona fa con passione il suo lavoro questo gli basta».
Una famiglia generosa quella dei Carraro verso la propria comunità: «Ogni volta che abbiamo bussato alla sua porta o a quella della figlia Liliana abbiamo sempre trovato accoglienza- ammette l'assessore cittadino alla cultura Fabio Marzaro-. Se n'è andato un grande uomo oltre che un grande imprenditore».
Il funerale è fissato mercoledì prossimo alle 15 nella parrocchiale di Campodarsego. Al mattino sarà invece allestita una camera ardente nella sua azienda.

 

Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 09:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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