Riapre la scuola, in 104mila tornano tra i banchi. Mancano 200 supplenti, il provveditore: «Non è emergenza»

Martedì 12 Settembre 2023 di Serena De Salvador
Riapre la scuola, in 104mila tornano tra i banchi. Mancano 200 supplenti, il provveditore: «Non è emergenza»

PADOVA - Tra meno di ventiquattro ore, alle 8 di domani mattina, saranno quasi 104mila i bambini e ragazzi padovani pronti a prendere posto tra i banchi al suono della prima campanella dell’anno scolastico 2023/24. Dalle elementari alle superiori, negli istituti della provincia si stanno limando gli ultimi dettagli per tornare ad accogliere gli alunni. Per i docenti e il personale Ata il lavoro è ripreso il 1° settembre e nelle ultime settimane è stato febbrile il lavoro dell’Ufficio scolastico provinciale, impegnato nell’assegnazione delle cattedre per maestri e professori oltre che nelle nomine dei dirigenti scolastici. Le procedure non hanno generato particolari disagi, ma in questi giorni si sta correndo ai ripari per assegnare le ultime supplenze dovute alle rinunce da parte dei docenti, che sono circa duecento.

A preoccupare di più sono invece gli effetti del calo demografico, che il prossimo anno potrebbero cambiare la geografia delle scuole padovane con una loro riduzione per mancanza di scolari. E sul nuovo anno torna pure ad aleggiare – anche se per ora in modo blando – lo spettro del Covid.


L’ANALISI
«Abbiamo completato nei giorni scorsi il primo turno di nomine dei supplenti – ha spiegato Roberto Natale, il provveditore provinciale –. Su un totale di 1.971 supplenze ne risultano non assegnate circa 200, tutte dovute alle rinunce da parte dei candidati. Questo non rappresenta un problema grave perché in questi giorni andremo avanti scorrendo le graduatorie per l’assegnazione, però è un comportamento anomalo. Tante persone da altre regioni si iscrivono alla graduatoria provinciale (se ne può scegliere una, ndr), in questo caso a Padova, senza evidentemente calcolare in anticipo elementi come la distanza dal proprio paese d’origine, il numero di ore di insegnamento o il costo della vita. E così ottengono il posto nelle scuole che scelgono ma alla fine rinunciano, andando a ingolfare il sistema». È il caso ad esempio di una donna che ha presentato ricorso perché pur avendo i requisiti non si era vista assegnare alcuna supplenza. Il problema era dovuto a un caso di omonimia ma, una volta risolto e assegnatole il posto, lei lo ha rifiutato.
«Se le graduatorie provinciali si dovessero esaurire con ancora dei posti vacanti si passerà alle graduatorie dei singoli istituti – ha proseguito Natale –. Ad ogni modo per il momento la situazione è sotto controllo e l’anno è pronto a cominciare con regolarità. Certo le supplenze e il sostegno restano delle priorità, ma ricordiamo anche il buon risultato delle molte nuove immissioni a ruolo ottenute quest’anno».


LE PROSPETTIVE
A prepararsi a dare il benvenuto agli alunni è anche l’assessora Cristina Piva, che in municipio ha la delega all’istruzione per i 13 istituti comprensivi che si trovano nel comune di Padova (scuole elementari e medie statali). Ripristinata la palestra della scuola media Falconetto dove sono stati ospitati alcuni migranti, le lezioni sono pronte a ripartire.
«Iniziare l’anno finalmente all’insegna della normalità dopo i duri tempi della pandemia è già un sollievo – ha spiegato l’assessora, che domani andrà di persona in una scuola del III istituto comprensivo a salutare alunni e personale –. Certo però non posso non pensare al nuovo aumento di contagi che si sta registrando. Nulla che faccia pensare al dramma degli anni scorsi, beninteso, ma mi auguro davvero che non si debba tornare alle restrizioni. In questo senso mi sento anche di rivolgere un appello alle famiglie: se i bimbi si ammalano, fosse di Covid o di altre malattie virali, teniamoli a casa per il tempo necessario e, se al rientro a scuola hanno ancora sintomi, pensiamo alla possibilità di far loro indossare la mascherina, come è prassi in tanti altri Paesi. È un modo semplice per essere consapevoli del vivere in una comunità».
L’assessora ha poi fatto il punto sulla situazione creata dalla denatalità. «Quest’anno tutte le scuole di Padova sono attive e i posti vacanti degli insegnanti sono stati coperti, ma nei prossimi anni le cose potrebbero cambiare – ha commentato –. Abbiamo 3-4 casi di pluriclassi (classi uniche in cui vengono accorpati alunni di anni diversi perché troppo pochi per costituire classi diverse, ndr), come alla De Amicis e visto l’andamento demografico non possiamo escludere in futuro la necessità di razionalizzare i plessi, accorpandoli e quindi chiudendone alcuni. Saranno comunque decisioni prese in sintonia con gli istituti, tutto dipenderà dalle iscrizioni che avremo nei prossimi mesi».

Ultimo aggiornamento: 17:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci