Zaia: «L'archivio del Vajont deve restare a Belluno, la Regione farà da garante»

Il ministro Ciriani: "Faremo in modo che non sia spostato, ne ho parlato anche con Sangiuliano"

Mercoledì 15 Maggio 2024
Zaia: «L'archivio del Vajont deve restare a Belluno, la Regione farà da garante»

VENEZIA  - La Regione Veneto «si fa garante per la conservazione e per un grande progetto di divulgazione» degli atti processuali del Vajont.

Lo afferma in una nota il presidente del Veneto Luca Zaia, dopo la notizia del Gazzettino che la documentazione dovrebbe restare a Belluno solo in forma digitale mentre quella originale dovrebbe essere riportata all'archivio di Stato dell'Aquila, città in cui si sono celebrate le udienze. «Ne parlerò direttamente - annuncia Zaia - con il ministro Sangiuliano, chiedendo un intervento sinergico su quanto proposto. Siamo motivati anche dall'esempio del Presidente della Repubblica Mattarella, che è venuto proprio in questi luoghi e in visita al Memoriale pochi mesi fa per un commosso messaggio di vicinanza e cordoglio. L'archivio deve restare qui, senz'altra possibilità».

Secondo Zaia «la memoria per essere viva ha bisogno anche di riferimenti materiali, soprattutto quando rimane tra i pochi appigli di una comunità con la propria storia, dopo una tragedia che ha distrutto intere famiglie e cancellato le case, la chiesa, il campanile, le scuole, i luoghi di ritrovo abituale. Trovare una soluzione affinché l'archivio processuale del Vajont sia conservato a Belluno rappresenta un riconoscimento morale, una risposta col cuore a una comunità che è stata sacrificata alla spregiudicatezza dell'interesse umano nello sfruttamento della natura.

Ritengo di non mancare verso nessuno nel dire che il Bellunese è la sede naturale di una testimonianza così importante. Oggi sono sempre meno e sono sempre più anziani i superstiti di quel 9 ottobre 1963, si assottiglia sempre più la testimonianza diretta. In quei documenti cartacei si intrecciano i fili della memoria di una ferita ancora viva che è giusto vada ritrovata e consultata dalle fonti originali nella terra di cui tramanda il dolore e lo strazio. Ai sopravvissuti dopo i lutti, le sofferenze e le distruzioni materiali si è aggiunta una non adeguata risposta alle loro esigenze anche legali. Sento come un preciso dovere - conclude - valutare ogni via percorribile affinché non siano privati anche di un simile capitale storico di cui sono i primi depositari morali».

Il ministro Ciriani

«Sono impegnato personalmente per fare in modo che l'archivio del Vajont resti a Belluno. Ho parlato con il ministro Sangiuliano e stiamo lavorando per trovare la soluzione, anche normativa se dovesse servire, per garantire che un pezzo di memoria e di storia del nostro territorio non venga assolutamente spostato. La digitalizzazione dell'archivio è una iniziativa certamente meritoria che risponde alla necessità di modernizzazione e di messa in sicurezza dei reperti storici, ma per noi è altrettanto importante dare risposta alla richiesta dei sindaci e del Presidente della Repubblica. Lo dobbiamo a tutte le vittime, ai familiari e a due regioni che ancora soffrono per una tragedia che ha sconvolto il Paese». Lo ha dichiarato Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento.

Ultimo aggiornamento: 14:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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