Scuole senza palestre e internet, undici classi costrette a scelte alternative. Ma servono spazi coperti per l'inverno

Sabato 14 Ottobre 2023 di Giovanni Santin
Scuole senza palestre e internet, undici classi costrette a scelte alternative. Ma servono spazi coperti per l'inverno

BELLUNO - Dall'inizio dell'anno scolastico, cioè ormai da più di un mese, sette classi dell'Istituto Galilei-Tiziano non possono usufruire di una palestra.

E così i loro insegnanti di Educazione fisica sono costretti ad inventarsi modi alternativi per svolgere il programma, dalla camminata per la città, ad esercizi al parco Maraga sino a ad una prova di orienteering alla scoperta di particolarità artistiche del capoluogo. Ma se finora il clima della maggior parte delle giornate ha permesso lezioni o passeggiate all'aperto, a breve potrebbe piovere e le temperature si abbasseranno.


LA CAUSA
Capita che a causa dei lavori (Pnrr) al liceo classico, le sette classi della scuola sono state spostate allo Sperti; dal 13 settembre sono lontane dalla sede di via Gregorio XVI le quattro classi Quarte dell'indirizzo scientifico tradizionale che ora seguono le lezioni in quattro aule dell'Istituto Segato, in via Psaro dove, al momento, è ancora assente il collegamento internet. Queste undici classi non hanno una palestra a disposizione. Con una precisazione: per le 5 classi del triennio finale del Classico - una terza, due quarte e due quinte l'orario scolastico ha previsto educazione fisica al pomeriggio e possono usufruire della palestra del Galilei; ma di fatto riescono a coprire soltanto un'ora settimanale, perché il rientro è sì di due ore, ma ogni 15 giorni, dato che l'orario complessivo del triennio è di 31 ore settimanali non 32. In questo modo la ginnastica settimanale si riduce ad una sola ora. Nessuna possibilità invece per le due classi del biennio del classico e per le 4 dello scientifico che ora si trovano all'Iti Segato. Vane sono state finora le richieste della scuola alla Provincia o ai gestori delle palestre di palasport, Spes Arena e scuole Gabelli.


LA FUSIONE
Intanto la Provincia programma già il prossimo anno scolastico. Giovedì ha approvato il piano per il dimensionamento scolastico 2024-25 che, come già annunciato, prevede la condivisione di dirigenza scolastica e dsga (direttore dei servizi generali amministrativi) fra gli istituti superiori Calvi di Belluno e Dolomieu di Longarone; stessa sorte per istituto comprensivo e onnicomprensivo di Cortina da cui nascerà l'Onnicomprensivo Ampezzo Cadore. Il dimensionamento scolastico - fa sapere l'ente provinciale risponde alle linee guida della Regione Veneto in merito alla programmazione della rete scolastica e dell'offerta formativa: "È una scelta condivisa con sindaci, dirigenti scolastici e territorio, partendo dai numeri" si legge in una nota uscita da via sant'Andrea. Nell'elenco di chi è favore mancano i sindacati che infatti auspicavano scelte diverse in nome di una deroga per la montagna da chiedere in Regione. Una possibilità, quest'ultima, verso cui Serenella Bogana, consigliera provinciale delegata all'istruzione a fine settembre aveva mostrato una certa apertura fissando un incontro per il 20 ottobre durante il quale elaborare una richiesta da inviare a Venezia. Ora la stessa Bogana aggiunge: «Prendo atto di una situazione che nel Bellunese esiste da tempo: i presidi sono pochi e nella maggior parte dei casi reggono più di una scuola contemporaneamente. Il dimensionamento scolastico non fa altro che agire di conseguenza, con il vantaggio di non subire scelte calate dall'alto, ma di governarle. Non si tratta di chiudere scuole, il numero dei plessi sul territorio rimane inalterato». Il lavoro preparatorio per il dimensionamento era partito dall'analisi dei numeri: 3.200 i ragazzi in meno negli ultimi 13 anni scolastici, con la previsione di calare di altre 2.700 unità entro il 2029.

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