Accordo sulla Safilo, Thélios e Innovatek: «Abbiamo salvato il made in Italy»

Domenica 3 Settembre 2023 di Giovanni Santin
Lo stabilimento della Safilo a Longarone

LONGARONE Il prossimo passaggio è in calendario martedì 5 settembre, quando in Regione ci sarà la formalizzazione ufficiale dell’accordo approvato a larghissima maggioranza dai lavoratori Safilo. Un accordo suggellato dal referendum di venerdì. Chiamati ad esprimersi, i lavoratori hanno approvato l’ipotesi di accordo-quadro siglato mercoledì a Venezia solo da Femca Cisl e Uiltec Uil del Veneto (e non dalla Cgil) per il passaggio a Thèlios e Innovatek dei 447 dipendenti dello stabilimento Safilo di Longarone. Sui 357 dipendenti presenti in azienda, venerdì hanno votato in 318: 265 i sì (83,3 per cento), 22 i voti contrari all’intesa; 8 le schede nulle, 23 le bianche. Mancavano all’appello 90 lavoratori, pari al 25,2 per cento del totale (447). E i ventidue contrari, apparterebbero tutti al gruppo dei trenta incentivati a uscire.

LE REAZIONI Un risultato accolto dalla soddisfazione dei sindacati che hanno sostenuto l’accordo, mentre per la Cgil la segretaria provinciale Denise Casanova ha espresso tutto il proprio scetticismo, leggendo i dati sotto una lente meno euforica, sottolineando la poca partecipazione al voto. Diverso il comportamento delle due aziende coinvolte nel piano di assorbimento delle maestranze di Safilo: Thélios affida il proprio pensiero ad un comunicato, seppur stringato; Innovatek parla tramite il patròn, l’imprenditore friulano Carlo Fulchir.

QUI THÉLIOS «Thélios esprime soddisfazione per l’approvazione da parte dei lavoratori di Safilo Group di Longarone dell’operazione che la vede coinvolta - si legge nella nota ufficiale uscita dagli uffici di Longarone – ed ha messo in campo tutte le proprie forze per dare avvio ad un piano ambizioso ma sostenibile, basato su una logica industriale di lungo periodo. Siamo felici che questa operazione possa preservare occupazione e valorizzare competenze esistenti nel distretto di Longarone». Poi un giudizio sull’esito del referendum: «Il voto espresso in assemblea dai lavoratori di Safilo Group di Longarone è un importante passo di un percorso che potrà portare Thélios a sviluppare ulteriormente le proprie lavorazioni made in Italy». In particolare sembra che nelle dichiarazioni di Thélios vadano sottolineati almeno alcuni passaggi: da una parte la soddisfazione che il proprio piano industriale abbia trovato il sostegno dei lavoratori; dall’altra la sottolineatura che nella definizione dello stesso piano industriale, l’accoglienza di ben 250 persone, l’azienda ha fatto il massimo possibile: un grande sforzo che si comprende ancora meglio se si pensa che il numero di lavoratori attualmente in Thélios è di 900 unità. Ancora: si capisce che Thélios è molto soddisfatta di aver raggiunto questo primo obiettivo, ma anche che non sarà l’ultimo passo. Dopo l’ok dei lavoratori ed il sostegno della maggioranza dei sindacati, seguiranno altri impegni formali – a partire dall’accordo che verrà firmato martedì in Regione – e da altri passaggi concreti.

QUI INNOVATEK Innovatek, da parte sua, dopo aver fatto sapere di non avere intenzione in questa fase di rilasciare dichiarazioni e di attendere la formalizzazione con Safilo e Regione, parla per bocca del proprio numero uno, l’imprenditore friulano Carlo Fuchir: «Condividiamo al 100% le riflessioni di Thélios e aggiungo che questo referendum per Innovatek è foriero di una proficua e costruttiva relazione duratura con le organizzazioni sindacali, con i futuri collaboratori e con lo stesso territorio. Quindi esprimo una grande soddisfazione convinto che riusciremo sicuramente a rispettare gli obiettivi prefissati. Auguro a tutti i futuri collaboratori della Innovatek di ritrovare quanto prima la giusta serenità per una grintosa ripartenza»

Ultimo aggiornamento: 4 Settembre, 10:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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