Il referendum dei lavoratori sulla cessione Safilo: si attende un braccio di ferro tra sindacati

Venerdì 1 Settembre 2023 di Lauredana Marsiglia
Safilo di Longarone

LONGARONE (BELLUNO) - Si va al voto con il coltello tra i denti, oggi, venerdì 1 settembre, in Safilo. I lavoratori sono chiamati a dare il loro voto alla bozza di accordo per la cessione del ramo d’azienda a Thélios e Innovatek, la prima prenderà 250 lavoratori, la seconda i restanti 197. A disseminare il campo di mine è il no di Fictem-Cgil che da sempre ha ritenuto «poco credibile» il piano di Innovatek, società nata ad hoc per rilevare parte del pacchetto Safilo, marchio che si appresta a lasciare per sempre la provincia dove era nato. 

«Oggi faremo le nostre assemblee - spiega il segretario provinciale Giampiero Marra - e ribadiremo il nostro no a questo accordo.

Noi volevamo che Thélios si facesse carico di tutti i lavoratori, magari chiamando in gioco anche il gruppo controllante Lvmh. Invece, parte dei lavoratori si ritroveranno in questa nuova società che non ci dà garanzie sufficienti di solidità e continuità. Chiederemo ai nostri iscritti di votare no».

E qui si è consumata la spaccatura con Femca-Cisl e Uiltec-Uil che, all’interno di Safilo, sono le due rappresentanze maggioritarie. Una spaccatura che si riflette anche sui lavoratori: i “fortunati” che andranno in Thélios e gli “sfortunati” che passeranno a Innovatek. In fabbrica, in queste ore, circolano messaggi di fuoco contro Cisl e Uil, accusate di aver venduto parte dei lavoratori.

«La Cisl è da sempre impegnata a sottoscrivere accordi che danno prospettive e tutele ai lavoratori e all’occupazione - ribatte Massimiliano Paglini, segretario generale Cisl Belluno-Treviso -; quello che si sta definendo in Safilo con il supporto della Regione Veneto garantisce da un lato la libertà di mercato, dall’altro, in chiave molto innovativa, la tutela dei lavoratori, perché per la prima volta in Italia si prevede che l’azienda che ha deciso la cessione debba integrare la cassa integrazione per garantire ai lavoratori il 100% della retribuzione originaria. Ora - prosegue Paglini - la decisione spetta i lavoratori. Se le maestranze daranno il loro consenso all’accordo, possiamo garantire che l’impegno della Cisl sarà quello di monitorare costantemente il rispetto degli impegni presi».

Intanto Cisl spiega di aver avviato una raccolta firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare con cui il sindacato intende dare piena attuazione all’articolo 46 della Costituzione che sancisce il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende. «Una partecipazione reale - conclude Paglini - grazie alla quale evitare altre Safilo».

L’accordo, secondo Cisl e Uil, era l’unico possibile. Diversamente potrebbe scattare un licenziamento collettivo.
 

Ultimo aggiornamento: 12:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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