LONGARONE (BELLUNO) - «Siamo aperti al confronto con Thélios senza alcun pregiudizio ma con un punto fermo: salvaguardare l'occupazione, scongiurando la dispersione di un importante presidio industriale del territorio e il conseguente impoverimento economico e sociale del bellunese». È la posizione della Femca Cisl di Belluno Treviso sulla trattativa per la cessione di parte degli asset di Sàfilo a Thelios nel distretto di Longarone. All'operazione è legata la sorte di 458 lavoratori soltanto parte dei quali, in base a quanto appreso sino ad oggi, potrebbe transitare nell'organico di Thelios. Per il segretario della Femca Cisl territoriale, Gianni Boato, «in questa vicenda Thelios è parte della possibile soluzione e non è un problema. Il problema piuttosto è Safilo, che ha deciso di abbandonare il territorio nel quale ha prosperato per anni, impoverendolo da un punto di vista industriale, economico e sociale». «Se nei prossimi giorni dovessero emergere altre soluzioni complementari - aggiunge il segretario della Femca Cisl del Veneto, Stefano Zanon - noi saremmo pronti a confrontarci con tutti coloro che saranno disposti a investire proponendo soluzioni di sviluppo industriale e occupazionale, prima di tutto per i dipendenti di oggi, ma anche e soprattutto - conclude - per quelli che mi auguro potranno consolidarsi in futuro».
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