Squadre salva-rospi in azione nel Bellunese, ma i volontari non bastano: ecco come aiutare

Martedì 1 Marzo 2022 di Alessia Trentin
Squadre salva-rospi sulle strade della Valbelluna e Feltrino

BELLUNO - Il Gruppo Salvataggio Anfibi Belluno e Lac sezione di Belluno sono ai nastri di partenza: al via l’attività stagionale per mettere al sicuro rospi e rane durante il periodo della riproduzione. Ma i volontari non bastano e si cercano nuove candidature. Ci sono decine di persone già al lavoro lungo le strade del Bellunese maggiormente interessate dalla migrazione, si agisce con anticipo perché con l’arrivo delle prime piogge e il conseguente movimento degli anfibi verso stagni, laghetti e zone umide per riprodursi sia tutto già organizzato e pronto.

L’IMPEGNO Ieri infatti le squadre hanno iniziato l’opera di posa di reti e barriere, un lavoro che occuperà per i prossimi fine settimana diversi gruppi di volontari da Ponte nelle Alpi a Rocca di Arsiè, da Borgo Valbelluna a Seren del Grappa. Un grandissimo impegno per aiutare rospi e rane a raggiungere le pozze d’acqua per riprodursi. Questi piccoli animali, infatti, nel loro lungo cammino incontrano numerosi ostacoli e pericoli; sono molte le attività umane che ne mettono a rischio la sopravvivenza, ma una delle maggiori minacce, o almeno quella sulla quale i volontari possono intervenire, è l’attraversamento delle strade a maggior percorrenza sulle quali, senza l’intervento degli animalisti e la creazione di speciali barriere di protezione, troverebbero la morte. Si sono viste 2 squadre operare sulla Statale Alemagna a fianco del Lago di Santa Croce, località Punta Trifina di Ponte nelle Alpi e Molinello di Borgo Valbelluna con le prime opere. La stagione è ancora fredda la sera, aggravata dalla siccità, ma basteranno un paio di giorni di pioggia per mettere in cammino migliaia di rospi e rane sulle strade bellunesi e serve perciò farsi trovare pronti.

LA FORMAZIONE Sono una cinquantina le persone impegnate in provincia in questa preziosa attività; uomini e donne che, muniti di torce frontali e con i secchi alla mano, gli immancabili guanti, stivali ed il giubbino catarifrangente si alternano in turni. Ma non bastano, si cercano nuovi volenterosi. Le nuove leve dovranno essere debitamente formate, perché gli anfibi sono delicatissimi e vanno maneggiati con massima attenzione. Per questo da quest’anno si vedranno susseguirsi degli incontri con esperti erpetologi: il primo si è tenuto il 17 febbraio scorso, ne seguiranno altri sempre a cura del dottor Vincenzo Ferri del Comitato Conservazione della SHI, Societas Herpetologica Italica. Chi volesse partecipare può scrivere una mail all’indirizzo: grupposalvataggioanfibibelluno@gmail.com oppure contattare le referenti dei siti di salvataggio: Ponte nelle Alpi 349/0779187; Borgo Valbelluna 349/4474104; Rocca di Arsié e Seren del Grappa 328/9204968

Ultimo aggiornamento: 08:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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