Ecovolontari scrivono a Provincia e Comuni: «Siamo stufi di dover ripulire, multate chi sporca e fate dei corsi di educazione»

Giovedì 9 Marzo 2023 di Federica Fant
Volontari chiedono aiuto alle istituzioni contro gli eco-furbi

BELLUNO - «Ora basta: sindaci, Provincia enti pubblici dovete stanare gli eco-sporchi. Vanificano il lavoro di noi volontari». Gli eco volontari del territorio dell’Unione montana Feltrina scrivono a Palazzo Piloni e alle amministrazioni comunali. L’appello che viene lanciato e reso pubblico ieri in una conferenza stampa che si è tenuta a Belluno è chiaro: «Noi continueremo a fare la nostra parte, ma ora servono risposte e azioni concrete da parte vostra».

In prima linea

La premessa è stata il bilancio dell’attività e la nascita degli eco volontari. Ne hanno parlato Pierina Levorato, Ermes Zanella, Susan Galliano in veste di eco volontari, c’era anche Isabella Paganin del Gruppo salvataggio anfibi Molinello, Orfeo Dal Piva del Gruppo Natura Lentiai, per la Fiab di Feltre c’era Alfredo De Bastiani mentre per quella di Belluno, Pierluigi Trevisan. «Tutto è cominciato nell’autunno del 2015 ad una riunione informativa aperta ai cittadini, indetta dal comune di Pedavena sul tema dei rifiuti», ha esordito Levorato. In quel momento aderirono all’iniziativa 8 persone. Nel biennio 2016-2017 i primi volontari hanno iniziato a svolgere le loro attività trovando una realtà ambientale complessa. «Alla fine del 2018 la sensibilità di diverse persone è aumentata come risposta al disastro Vaia e molti hanno aderito al gruppo degli ecovolontari». I comuni interessati sono stati Feltre, Pedavena, Fonzaso, Seren del Grappa, Borgo Valbelluna e Cesiomaggiore. Se nel 2018 le ore di attività furono 271, nel 2022 sono passate a 2160. Una settantina le uscite nel 2021 e 62 quelle nel 2022. Gli eco volontari attivi sono 45 a cui se ne aggiungono 18 occasionali, che nel 2022 sommano 444 partecipazioni totali alla pulizia del territorio.

I rifiuti

Cosa raccolgono queste persone? Di tutto. Pneumatici, condizionatori, pannoloni, bottigliette di vetro, di plastica, addirittura bottiglie colme di urina, «probabilmente abbandonate dai corrieri che osservano orari impossibili e si vedono costretti ad arrangiarsi in questo modo», sottolinea Orfeo Del Piva. E addirittura ci sono gli habitué: in alcuni luoghi si trovano sempre gli stessi rifiuti. Zone scambiate come discariche, dove addirittura si accumulano anche gratta e vinci gettati dopo aver tentato la fortuna. Ma le sanzioni vengono effettuate? «Laddove si trovano sacchetti integri qualcosa si riesce a fare, ma non sempre è facile», spiegano. Oggi i volontari saranno a Seren del Grappa, sabato a Santa Giustina, domenica 19 “Puliamo Feltre (e contemporaneamente ad Alano) e poi il 26 ad un’iniziativa a Quero Vas. Veniamo alla lettera agli amministratori, letta da Isabella Paganin, scritta dal Gruppo Natura Lentiai, dagli Ecovolontari dell’Um Feltrina, Salvataggio anfibi Molinello, Fiab Belluno e Feltre, No-plastic girls, Donne come noi, Tilt (Tutti insieme lavorando per il territorio), Casel de Celarda e gruppo Coltivare condividendo.

Lo sconforto

«Il gruppo degli ecovolontari dell’Um Feltrina dal 2018 al 2022 ha effettuato 211 interventi di pulizia del territorio dedicando complessivamente circa 5150 ore. Il Gruppo Natura di Lentiai, nello stesso periodo, ha organizzato con altre realtà locali diversi interventi di bonifica nel territorio di Borgo Valbelluna – si legge -. A questo si aggiungono le giornate ecologiche organizzate dal Comune di Quero-Vas e dal Comune di Sedico e l’iniziativa Piavenet del 2021 che ha visto coinvolti i Comuni di Alano, Cesiomaggiore e Santa Giustina. Riteniamo però che non sia possibile continuare ancora per molti anni in questo modo con cittadini che non rispettano l’ambiente e i volontari che mettono a disposizione il loro tempo libero e le loro energie per rimediare agli effetti di questi comportamenti incivili ed illegali».  Nella lettera si sottolinea come sia indispensabile una campagna educativa a largo raggio e che l’aspetto sanzionatorio è fondamentale. «La pulizia delle principali tratte stradali va effettuata da apposito personale (Anas, Veneto Strade, Provincia) prima degli sfalci per evitare di frammentare i rifiuti presenti rendendone da una parte impossibile la raccolta e dall’altra la disseminazione di microplastiche nell’ambiente con danni irreparabili».

Ultimo aggiornamento: 07:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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