La tomba del benefattore è nel degrado: paese si mobilita, il Comune la ripara

Domenica 28 Marzo 2021 di Fulvio Mondin
La tomba del medico russo Vittorio Beloserschi, benefattore di Quero

QUERO VAS Il queresi del web si mobilitano per lapide del benefattore dottor Vittorio Beloserschi, caduta in frantumi nel cimitero di Quero: viene prontamente sostituita con una nuova lapide dal Comune. Una bella storia a lieto fine quella terminata nei giorni scorsi, che ha risvegliato il ricordo di un uomo che tanto ha fatto per il paese, ma che pochi oggi ricordano. Il dottore Vittorio Beloserschi, classe 1870 deceduto a Quero nel 1949, era un nobile russo fuggito per salvarsi la vita dalla propria patria e arrivato a Quero, dove ha esercitato la professione di medico per molti anni aiutando tante persone.

LA STORIA Il tutto è partito da un post pubblicato sulla pagina Facebook del gruppo “Sei di Quero se...” in cui si denunciava lo stato della lapide del benefattore. Da lì un tam tam e la decisione di avviare anche una colletta per dare dignità alla memoria del dottore russo. Ma poi l’intervento dell’amministrazione comunale ha risolto tutto. La lapide caduta e spezzata è stata notata da Marcello Meneghi, molto conosciuto a Quero dove ha esercitato la professione di geometra nella seconda metà dello scorso secolo e molto seguito sul web dove propone con incessante costanza interessanti studi riguardanti opere idrauliche, dettagliati ricordi del suo trascorso a Quero, ritratti di queresi e molto ancora. In riferimento al dottor Beloserschi, Meneghin ha pubblicato con le foto della lapide, la storia della vita di questo benefattore che, «del tutto gratuitamente ed amorevolmente, ha aiutato i queresi poveri in canna senza pretendere nulla, al massimo un piatto di minestra che mangiava a tavola con noi perché neanche lui aveva una lira i tasca». «Non si può pensare - proseguiva Meneghin - che la lapide che ricorda una persona che ha fatto tanto bene ai queresi di quegli anni di povertà, si trovi in quello stato e nessuno, né autorità né comuni cittadini, abbiano ancora provveduto a raccogliere quel marmo in pezzi ed ordinare una nuova piccola lapide per ricoprire quel buco nero che si vede in alto». «Io lo ricordo bene – scriveva ancora Meneghin - tutte le mille volte che è venuto a casa mia. Una volta, io avevo forse quattro anni, ma ricordo tutto benissimo: mi ero tagliato una guancia dal lato interno ed avevo il sangue che correva in bocca, il dottor Beloserschi, subito intervenuto, ha detto che bisognava cucire all’interno della mia bocca ma che la sua mano tremava troppo e non riusciva. Allora ha consegnato a mia mamma ago e filo e ha insegnato a lei come fare a cucire la bocca del suo bambino. Così è stato fatto». Dopo questo breve ricordo del medico russo l’appello: Meneghin invitava i queresi a darsi da fare magari organizzando una piccola colletta per raccogliere i soldi necessari per rimediare a quella brutta situazione. Da lì è partita una lunga e rapida serie di commenti, con persone pronte ad aiutare.

IL COMUNE Marcello Meneghin ha parallelamente informato anche l’amministrazione comunale di quella lapide caduta rivolgendosi all’assessore Alberto Coppe. «Appena mi è giunta la segnalazione, mi sono immediatamente interessato alla questione», ha spiegato lo stesso Coppe. «Non siamo riusciti a trovare parenti da poter contattare per cui, come Comune, abbiamo deciso di coinvolgere la ditta Della Bianca che ha in concessione il cimitero, per sistemare quella lapide - racconta l’assessore -. Noi abbiamo acquistato la lapide mentre la ditta Della Bianca ha eseguito gratuitamente il lavoro manuale. Le scritte e la foto sono state recuperate dalla vecchia lastra di marmo, che si era solo rotta». Anche se nel frattempo era partita una proposta di colletta accolta da molti cittadini disposti a dividersi la spesa, il Comune ha scelto di accollarsi direttamente i costi dell’intervento. Una bella storia che dimostra come anche attraverso i la rete si possano raggiungere piccoli obiettivi che soddisfano la comunità. Ora la lapide del medico benefattore quasi dimenticato è ritornata al suo posto. Fulvio Mondin © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimo aggiornamento: 07:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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