Olimpiadi, pista da bob. Il dibattito si infiamma. Zaia risponde ai “laureati su Facebook”, costo nel bilancio complessivo

Il fronte del no spinge per Innsbruck, la Regione ribatte: «Costi troppo alti» Intanto si cerca l’accordo con l’impresa Pizzarotti per l’impianto di Cortina

Sabato 23 Settembre 2023 di Marco Dibona
Olimpiadi, pista da bob. Il dibattito si infiamma. Zaia risponde ai “laureati su Facebook”, costo nel bilancio complessivo

CORTINA - «Ricordo, anche per i “laureati su Facebook”, che il costo della pista di bob a Cortina, costi 70, 80, 100, quel che è, fa parte di un più ampio pacchetto che per noi è il bilancio delle Olimpiadi». Lo ha ribadito il governatore Luca Zaia nel giorno in cui il dibattito sulla realizzazione dell’impianto in vista delle Olimpiadi di Cortina 2026 si infiamma.

Aurora Floridia, senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra, attacca sostenendo che «il ministro dello sport non può continuare a fingere che non stia accadendo nulla. Deve venire immediatamente in aula al Senato a riferire su un’opera che i territori non vogliono, dannosa per l’ambiente e per i conti pubblici e su cui, a quanto pare, nessuna impresa è disposta ad investire». Ma Zaia ribatte: «Vale un miliardo e mezzo di Pil, e vale un sacco di altre opere di viabilità, come la variante di Cortina che costerà 7-800 milioni di euro, quella di Longarone altri 300 milioni, e una grande visibilità internazionale con tre miliardi e mezzo di persone che si collegheranno. Insomma un nuovo Rinascimento per la montagna veneta, a fronte del quale vedo gente che dice che “c’è il bob”. Onestamente, se mi avessero dato tutto questo pacchetto in cambio di un “bob che dovrete macinare e fare un prato all’inglese”, secondo me era sempre un affare». 


IL SILENZIO
Intanto il silenzio che permane, attorno alla procedura di affidamento dei lavori di costruzione dello Sliding center olimpico di Cortina d’Ampezzo, può essere motivato dalla necessità di definire l’accordo diretto con l’impresa che realizzerà l’opera. E a questo proposito trapelano le pressioni sull’impresa Pizzarotti alla quale potrebbero essere affidati i lavori. Tutto ciò mantenendo ferma la base d’asta a 81 milioni di euro, così da non prestarsi a ricorsi. Malgrado stiano passando altri giorni, rispetto alla scadenza del 20 settembre scorso, nel secondo bando, dopo che andò deserto il primo, scaduto il 31 luglio, la strada che si sta percorrendo è ancora quella che porta a Ronco, alle pendici della Tofana, nel sito che ospita gare di bob da cent’anni. 


AUSTRIA OUT
Sulla fuga delle imprese Arturo Lorenzoni, consigliere regionale veneto, sostiene la necessità di percorrere altre vie: «E’ l’ultima chiamata per accettare la proposta lanciata dal sindaco di Innsbruck di prevedere la pista da bob nella sua città». Una strada, quella che porta a Igls, sui monti della città di Innsbruck, che però viene ancora vista come un clamoroso autogol per l’Italia. È la stessa Fondazione Milano-Cortina 2026 a replicare, con i dati, alle affermazioni di numerosi oppositori, sull’enorme risparmio che ci sarebbe, trasferendo le gare olimpiche a Innsbruck: «Le cifre riportate dalle associazioni, relative al presunto costo di 12 milioni di euro per l’utilizzo dell’impianto di Innsbruck, risultano quanto mai errate e non prendono in considerazione tutti gli importanti costi accessori derivanti dall’eventuale trasferimento delle gare di bob, skeleton e slittino dal territorio italiano a quello austriaco o in eventuali altri siti stranieri. L’offerta avanzata da Innsbruck, che peraltro è di 15/17 milioni e non di 12, si riferisce solo al noleggio della pista: mancano i dettagli per comprendere ciò che l’impianto potrebbe effettivamente mettere a disposizione e se possa rispondere agli standard di un evento olimpico». Fondazione Milano Cortina 2026, responsabile della realizzazione sportiva dei Giochi, precisa che si vedrebbe costretta ad assumere l’onere dei costi di tutti i servizi necessari e funzionali per creare una nuova sede di gara olimpica. Tra questi, soltanto per fare esempi, ci sono i costi per trasporti, sicurezza, comunicazioni e broadcasting, ospitalità degli atleti, servizi medici, tecnologie, accoglienza del pubblico. «Tutti questi servizi comporterebbero un’ingiustificata duplicazione, perché già presenti a Cortina per le altre gare – aggiunge Fondazione - molti di questi servizi sono inoltre forniti da partner nazionali che non potrebbero erogarli all’estero. Quelli medici e di sicurezza vengono abitualmente provvisti dalle istituzioni nazionali e locali, che non potrebbero farlo in territorio straniero. Pertanto, il risultato di un trasferimento all’estero sarebbe assai negativo, proprio sul piano della sostenibilità economica per la Fondazione». 


I COSTI
Dal fronte ambientalista interviene Cristina Guarda, consigliera regionale di Europa Verde: «Finalmente il presidente veneto Luca Zaia sta cominciando a capire che qualcosa non torna. Ma a non tornare sono anche i suoi numeri e la lettura delle responsabilità. La verità è che il progetto non solo è totalmente insostenibile dal punto di vista ambientale e antieconomico ma è del tutto fuori dalla logistica e dal mercato anche per le aziende»
Immediata la replica del consigliere regionale leghista Alberto Villanova: «Un evento come i Giochi non può essere banalizzato da chi fa il tifo con i pessimisti, sperando che il Veneto e i territori comunali abbiano meno ricadute e risorse. Noi vogliamo difendere le Olimpiadi e quanto il Veneto ha saputo guadagnarsi. Non è la Regione a dover realizzare la pista da bob. Stiamo già parlando di una questione che non è di nostra competenza, bensì è in capo a Simico. C’è di più: la somma dei costi ipotizzata da Innsbruck di 12,5 milioni di euro, non considera tutte le spese che invece devono essere messe a consuntivo, fra le quali la realizzazione del villaggio olimpico, delle sedi dei media, del cablaggio Tv o del satellite on compound. Con questi costi non solo si raggiungono i 17 milioni di euro correttamente citati da Zaia, ma sicuramente ci si avvicina ai 20 milioni». 

Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 11:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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