Pista da bob al palo dopo il bando deserto: lettera di invito ai costruttori

Mercoledì 2 Agosto 2023 di Marco Dibona
Demolizione della vecchia pista

CORTINA D’AMPEZZO - Sono già partite le lettere per invitare le imprese a realizzare lo Sliding Centre delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026. Per costruire la nuova pista, che dovrà accogliere le discese di bob, skeleton e slittino, era stato aperto un bando, una gara pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, ma senza esito. Nessuna ditta ha partecipato, entro la scadenza del 31 luglio, per cui ora si passa alla procedura di trattativa negoziata. Lo stesso giorno alcune aziende principali, in grado di affrontare un lavoro di questo tipo, hanno ricevuto le lettere di invito a partecipare, inviate dalla Società infrastrutture Milano Cortina 2026, che sta realizzando le opere, non soltanto gli impianti sportivi, in previsione dei Giochi. 
Simico è una società per azioni pubblica ed è inoltre stazione appaltante dei lavori. Secondo il nuovo Codice degli appalti, entrato in vigore in Italia lo scorso 1 aprile, la gara resta sostanzialmente la stessa. In precedenza, con la vecchia normativa, il passaggio alla trattativa negoziata poteva far aumentare il costo dell’opera. In questo caso, invece, dovrebbero rimanere invariate le condizioni principali: gli 807 giorni per completare il lavoro; l’importo di 81 milioni 610 mila euro, indicati nel bando andato deserto. Di questi, 79.112.000 euro erano previsti per lavori soggetti a ribasso e 2.498.000 euro di oneri per la sicurezza, non soggetti a ribasso. 
Le lettere di invito alla trattativa sono state inviate a un numero ristretto di imprese: la norma ne prevede almeno tre, ma non più di quindici. La stessa società Simico ha spiegato il passo compiuto: «Come stabilito dalle norme, è già stata avviata, nella stessa giornata, la procedura negoziata, senza previa pubblicazione di un bando di gara. Lo prevede il recente decreto legislativo del 2023. La procedura ha tempi contingentati e potrà garantire il rispetto delle tempistiche indicate nel disciplinare di gara, relativo alla realizzazione dello Sliding Centre di Cortina». 
Proprio sui tempi per l’inizio dei lavori, per realizzare la nuova pista Eugenio Monti, nel bosco fra Ronco e Cadelverzo, c’è la rassicurazione che potrebbero essere brevi. L’impianto completo deve essere consegnato il 15 novembre 2025; i giorni di lavoro indicati nel bando sono 807; una semplice sottrazione porta a indicare l’avvio del cantiere negli ultimi giorni di questo mese di agosto. La data non si discosta di molto da quella che sarebbe risultata, qualora ci fossero state delle offerte, presentate entro la scadenza del 31 luglio. 
Con una quindicina di giorni per verificare la congruità della documentazione presentate, con il decreto di nomina della commissione esaminatrice, con la valutazione della stessa commissione, si sarebbe arrivati comunque alla fine di agosto. Senza dimenticare che in Italia, nel mese di agosto, solitamente l’attività amministrativa e burocratica tende a rallentare notevolmente, se non addirittura a fermarsi del tutto. In questo caso non sarà possibile: la data di inaugurazione dei Giochi olimpici invernali Milano Cortina 2026 è già fissata, è il 6 febbraio di quell’anno. L’esigenza di fare in fretta sta diventando preminente. Per quella scadenza l’impianto dovrà essere completato, pronto ad accogliere i piloti. 
La pista dovrà però essere in funzione oltre un anno prima, operativa nel novembre 2024. Seguiranno le discese di prova, i test tecnici, con i sopralluoghi all’impianto, da parte delle federazioni internazionali di bob e skeleton e dello slittino, per l’indispensabile omologazione. La decisione di Simico di andare a una trattativa diretta, senza dover aprire un altro bando, ha lo scopo dichiarato di accelerare l’iter, per l’affidamento dei lavori relativi al secondo lotto della riqualificazione della pista Eugenio Monti. 
Il progetto esecutivo comprende anche sette ettari circostanti, nel bosco di Ronco. Si procederà dunque a costruire tracciato della pista e opere connesse; impianto di refrigerazione, edifici a servizio dell’utenza e del funzionamento dell’infrastruttura sportiva; tracciati stradali; parcheggi e opere connesse; percorsi pedonali; aree di sosta; sistemazioni paesaggistiche e ambientali. Ci sono inoltre gestione informativa digitale dell’esecuzione delle opere; risoluzione delle interferenze con reti e infrastrutture esistenti; monitoraggio ambientale; mitigazione dell’impatto paesaggistico del cantiere; contenimento degli impatti ambientali in corso d’opera. 
 

Ultimo aggiornamento: 10:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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