Nuova pista da bob, pubblicato il bando per i lavori: prime discese nel novembre 2024

Giovedì 29 Giugno 2023 di Marco Dibona
Il nuovo tracciato della pista da bob Eugenio Monti

CORTINA - La nuova pista da bob, skeleton e slittino di Cortina, impianto fondamentale per la disputa dei Giochi olimpici invernali 2026, dovrà essere pronta per accogliere le prime discese fra diciassette mesi, nel novembre 2024. L’impianto sportivo e tutte le altre strutture dovranno essere consegnati finiti un anno dopo, il 15 novembre 2025.


Il bando

È quanto prevede il bando di gara, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, per realizzare il lotto 2 del Cortina sliding centre. Il lotto 1 si è appena concluso, con la demolizione controllata e differenziata della storica pista Eugenio Monti. A comunicare l’atteso passo avanti dell’iter è il commissario straordinario Luigivalerio Sant’Andrea, amministratore di Società infrastrutture Milano Cortina 2026.

Con un’ottimizzazione rispetto alle previsioni, l’importo complessivo del bando di gara è di 81 milioni 610mila euro. Di questi, 79.112.000 euro sono per lavori soggetti a ribasso e 2.498.000 euro di oneri per la sicurezza, non soggetti a ribasso. Se si aggiunge l’Iva, arriviamo intorno al 100 milioni, che sono quelli che andranno a gara (l'importo dell'investimento complessivo è di 118 milioni per il secondo lotto e di 124 per l'intera opera). Oltre ai costi, il bando stabilisce i tempi: l’esecuzione dei lavori dovrà concludersi in 807 giorni, due anni e due mesi: pertanto l’opera dovrà essere messa in esercizio entro il termine del 15 novembre 2025, un paio di mesi prima dei Giochi, che saranno inaugurati il 6 febbraio 2026. Altrettanto importante è la scadenza del novembre 2024, quando dovrà già esserci il completamento intermedio delle opere, limitato al tracciato di gara, per lo svolgimento dei test event olimpici, funzionali all’omologazione dei requisiti tecnico sportivi dell’impianto, da parte delle Federazioni nazionali e internazionali. In pratica, fra 17 mesi si dovrà gelare il tracciato e i piloti dovranno provare la pista. Il progetto complessivo dell’impianto sportivo prevede la riqualificazione della storica pista Eugenio Monti, ma anche di sette ettari circostanti, nell’area di Ronco, oltre a una serie di interventi connessi al nuovo impianto. Tra questi ci sarà anche un memoriale diffuso dello sport: con avanzate tecnologie multimediali, unirà simbolicamente le VII Olimpiadi invernali Cortina 1956 con quelle di Milano Cortina 2026. 


Il progetto

Il progetto esecutivo prevede la costruzione del tracciato della pista e delle opere connesse; l’impianto di refrigerazione, gli edifici a servizio dell’utenza e del funzionamento dell’infrastruttura sportiva; tracciati stradali, parcheggi e opere connesse, percorsi pedonali, aree di sosta, sistemazioni paesaggistiche e ambientali. Ci sono inoltre gestione informativa digitale dell’esecuzione delle opere; risoluzione delle interferenze con le reti e le infrastrutture esistenti; monitoraggio ambientale, misure di mitigazione dell’impatto paesaggistico del cantiere e contenimento degli impatti ambientali in corso d’opera. Il commissario Sant’Andrea, amministratore di Simico, dichiara: «Si avvia la realizzazione dell’impianto sportivo più iconico dei Giochi 2026. Con la pubblicazione del bando di gara si chiude un percorso autorizzativo complesso, che Simico ha portato a compimento in tempi rapidi e mettendo in campo un lavoro amministrativo e progettuale assolutamente all’avanguardia. Il programma è stato rispettato, grazie all’impegno della Cabina di regia governativa e al lavoro di tutti gli enti coinvolti. Il progetto risponde ai più elevati standard di sostenibilità economica, sociale, ambientale e soddisfa i più avanzati requisiti tecnico sportivi e di sicurezza». Il tracciato cambia rispetto al precedente: alla partenza è spostato a ovest rispetto alla vecchia curva Verzi. Quindi ricalca la storica pista Eugenio Monti nelle curve Sento, Labirinti, Belvedere e Bandion. Si accorcia il rettifilo Antelao, per realizzare poi una variante sostanziale, con una nuova curva Cristallo e l’inserimento di un “Kreisel”, una rotazione completa, che porterà al traguardo cronometrico, quindi alla corsia di decelerazione, che risalirà sino al fabbricato d’arrivo. Rimarranno due manufatti, a narrare la storia di questo sport in Ampezzo: la grande curva Antelao e il curvone d’arrivo, che gira attorno ai campi di tennis di Sopiazes.

Ultimo aggiornamento: 13:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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