Funivie Marmolada, è l'estate del record. Turismo in aumento del 25%

Giovedì 24 Agosto 2023 di Dario Fontanive
Funivie Marmolada, è l'estate del record. Turismo in aumento del 25%

E la Marmolada vola. Anche grazie al bel tempo e alle alte temperature. Attualmente, manca ancora poco meno un mese alla fine della stagione turistica estiva che si concluderà ufficialmente domenica 17 settembre e la funivia della Marmolada fa registrare un record di passaggi con un più 25 percento. E questo non solo rispetto alla stagione 2022 che è stata in parte colpita dall’incidente del ghiacciaio che ha colpito per la sua tragicità l’opinione pubblica ma addirittura questa percentuale si differenzia dalle estati pre Covid che vengono quindi “superate”. 


AFFLUSSO INTENSO
Una stagione super che ha prodotto e produrrà anche nel restante della stagione numeri importanti per “La Regina” e tutto il suo “entourage”. Dunque lo spauracchio di una campagna mediatica che potesse sortire gli effetti prodotti da quella avuta subito dopo la tragedia del luglio scorso, con il crollo di una parte del ghiacciaio e la morte di undici escursionisti, non c’è stata, anzi alla lunga si potrebbe anche dire che dopo i primi tentennamenti del dopo sciagura, la Marmolada almeno nella sua parte dalla quale si può salire sicura con l’ausilio della funivia, sia stata riscoperta e scoperta per la prima volta da molti turisti.

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IL DIRETTORE DELLA FUNIVIA 
«È vero, con l’inizio della stagione turistica estiva - spiega il direttore delle Funivie Patrik Pomarè - temevamo che le “conseguenze” della tragedia con il ricordo della sciagura del 3 luglio scorso, potessero rallentare il turismo. Sappiamo quanto la gente è giustamente suscettibile a queste notizie in quanto il giusto ricordo delle vittime e della sciagura ha portato la Marmolada al centro dell’attenzione anche in maniera negativa». «Ma noi abbiamo fatto sempre tutto - prosegue - in maniera prudente senza creare inutili allarmismi e drammi. E la gente ha apprezzato ciò che abbiamo fatto e quindi è tornata in Marmolada quest’ anno ed è venuta con entusiasmo anche perché no con una certa forma di discrezione che non turba mai». «Quindi sotto il profilo turistico il caldo e il bel tempo per noi ha fatto la differenza - spiega poi però questa situazione si ritorce contro le sorti del ghiacciaio che in questo periodo è in grande sofferenza». 


GLI INTERVENTI
E proprio sulle sorti del ghiacciaio anche la società Funivie Marmolada è impegnata di cercare di proteggere il più possibile quelle porzioni di ghiaccio e neve perenne che riguardano alcuni tratti della pista da sci che sarebbero molto difficili e costosi da innevare, «Uno stendendo dei teloni bianchi in Geotessile che riflettono metà dell’energia ricevuta dall’atmosfera al fine da evitare che i raggi del sole possano consumare ancora più di superficie innevata. Ma il problema è che si potrebbe e dovrebbe fare di più per cercare di preservare questa superficie fredda, ma purtroppo esistono problemi su questo fronte. «Noi come società Funivie Marmolada – spiega Pomarè - facciamo quel che possiamo per cercare di proteggere la parte del ghiacciaio della quale possiamo disporre ovvero dove passa il tracciato della pista di sci. Per far meglio bisognerebbe realizzare altre infrastrutture ma purtroppo non ci è consentito poter agire in quanto purtroppo c’e’ sempre di mezzo la disputa confinaria tra Trento e Veneto».

Una disputa che in molti casi complica ancora la gestione logistica e operativa di un impianto funiviario costretto a operare su una montagna divisa tra due padroni. È vero che la “Regina” con il suo mantello perenne di neve è stata sempre una meta prediletta per turisti escursionisti e alpinisti, la Marmolada, con molta probabilità continuerà ad attirare gli appassionati della montagna che nei vari modi la saliranno, incantati dal fascino che questa cattedrale di pietra nei secoli ha sempre suscitato in coloro che l’anno salita. 

Ultimo aggiornamento: 07:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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