BELLUNO - Il Governo rispetta l'impegno preso con il Bellunese il giorno dopo la tempesta del 28-29 ottobre scorso. I soldi promessi al governatore veneto Luca Zaia, che riveste il ruolo di commissario per i primi interventi post-maltempo, sono stati annunciati ieri dal premier Giuseppe Conte. In Veneto arriveranno 756 milioni di euro spalmati sul triennio 2019-2021. Soldi che serviranno in gran parte alla provincia di Belluno, area che più di altre ha subito la devastazione dell'acqua e del vento, con Rocca Pietore praticamente annullata.
«Ringrazio il Governo commenta il presidente Zaia - per aver manifestato sensibilità e agito con tempestività per stanziare le risorse necessarie alla rinascita dei nostri territori, in particolare quelli del Bellunese, così profondamente colpiti dalla furia dei venti e delle piogge dello scorso autunno. Non avevo dubbi che il premier, il vicepremier ed il Governo tutto avrebbero mantenuto l'impegno con il Veneto e il suo popolo».
«Per quanto mi riguarda - conclude il presidente - posso assicurare fin d'ora che le risorse saranno spese nella piena legalità e con la consueta virtuosità dei Veneti. Siamo già al lavoro da mesi, adesso è finita la fase di analisi e stiamo mettendo in atto gli interventi d'urgenza. Ora si entra nella fase più attesa: la ricostruzione».
Sul piatto ci sono altri 524 milioni di euro recuperati dal decreto fiscale, un terzo dei quali, ricordava l'assessore Gianpaolo Bottacin alcuni giorni fa, dovrebbe arrivare a Belluno: soldi che serviranno per i risarcimenti dei privati.
La cifra stanziata ieri dal Governo, calcolata al cent, sarà così suddivisa: 232.588.417,11 per il 2019, 261.661.969,25 euro per il 2020, 261.661.969,25 per il 2021. Fa parte di un pacchetto di 3 miliardi di euro nel triennio stanziati a favore delle 17 regioni colpite dal maltempo. La ripartizione vede la fetta più grossa proprio per il Veneto.
GESTO CONCRETO
Esprime soddisfazione il presidente della Provincia, Roberto Padrin: «Questa è una grande notizia - afferma -, perché sicuramente con queste risorse si potranno avviare alcuni interventi che sono fondamentali per la sicurezza del territorio, specie ora che con la primavera arriva il disgelo. Penso a strade, corsi d'acqua, versanti franosi. Ma spero che parte di questa somma vada ai privati che hanno subito danni e da tempo chiedono di capire cosa accadrà. Poi c'è la grande partita dei boschi. Sicuramente questa attenzione della Regione e del Governo è un segnale concreto di vicinanza. A loro il nostro grazie, anche per la tempestività. In fondo, sono passati solo 4 mesi».
Lauredana Marsiglia
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