BELLUNO - La situazione è molto difficile, ma l’ultima parola sul destino del liceo Lollino non è ancora stata scritta. Insomma, almeno per il momento, non è già stata assunta la decisione definitiva di chiudere la scuola ad indirizzo cattolico di via San Pietro. Lo confermano fonti della diocesi e se lo auspica un ex allievo, l’avvocato Antonio Prade, che è anche stato sindaco del comune capoluogo. «Come prima cosa speriamo che il Lollino non chiuda davvero – esordisce l’ex primo cittadino – e poi mi sento di ringraziare chi finora ha garantito la vita di questa scuola perché, anche in tempi recenti, e nonostante le difficoltà economiche, le condizioni economiche d’ingresso erano accessibili a tutti, cioè anche alle famiglie meno abbienti».
Problemi economici
Prade riferisce di non essere stato coinvolto («Non ho nessun titolo per essere messo a parte di questioni interne alla scuola») e di essere venuto a sapere quale fosse lo stato delle cose dalla stampa locale. Ma ammette: «Che ci fossero problemi economici nella gestione era risaputo da tempo.
L'assenza
I più attenti fra gli addetti ai lavori, avevano già notato l’assenza dello stand del Lollino a Informascuola, il salone dell’orientamento scolastico tenutosi lo scorso fine settima a scuola. Nel dibattito attorno alle sorti del liceo Lollino, in questo momento manca la voce del vescovo, Renato Marangoni. Ma la diocesi fa sapere: «Dopo l’incontro della scorsa settimana con i genitori – questo dice la curia – l’accordo era di ritrovarsi nel corso della settimana successiva e fare il punto della situazione, verificando se nel frattempo fossero sopraggiunte delle novità. Ed il vescovo si attiene a quanto concordato».
Le speranze
Una dichiarazione che vuol dire essenzialmente due cose. Innanzitutto significa che se diocesi e scuola sono in attesa di possibili novità, vuol dire che l’ultima parola non è ancora detta, anche se nessuno nega che la situazione sia critica; in seconda battuta che qualcuno ha rotto un qualche patto del silenzio, stipulato in attesa del nuovo confronto. La data per il faccia a faccia fra scuola, consiglio di istituto, diocesi e genitori è stata fissata per martedì prossimo, nell’aula magna del liceo. Insomma: sebbene non sia stata ancora scritta la parola fine all’esperienza del liceo Lollino, è evidente che la situazione finanziaria non è facile: «E non lo è da tempo – chiude la diocesi - servirebbe una Fondazione che garantisse una somma importante ogni anno; oppure sarebbe necessario entrare in una rete di scuole».