Belluno. Problemi economici, il liceo Lollino sull'orlo della chiusura. La Diocesi tace, l'ex sindaco e allievo: «Un filo di speranza»

I più attenti fra gli addetti ai lavori, avevano già notato l’assenza dello stand del Lollino a Informascuola

Domenica 5 Novembre 2023 di Giovanni Santin
Il liceo Lollino di Belluno

BELLUNO - La situazione è molto difficile, ma l’ultima parola sul destino del liceo Lollino non è ancora stata scritta. Insomma, almeno per il momento, non è già stata assunta la decisione definitiva di chiudere la scuola ad indirizzo cattolico di via San Pietro. Lo confermano fonti della diocesi e se lo auspica un ex allievo, l’avvocato Antonio Prade, che è anche stato sindaco del comune capoluogo. «Come prima cosa speriamo che il Lollino non chiuda davvero – esordisce l’ex primo cittadino – e poi mi sento di ringraziare chi finora ha garantito la vita di questa scuola perché, anche in tempi recenti, e nonostante le difficoltà economiche, le condizioni economiche d’ingresso erano accessibili a tutti, cioè anche alle famiglie meno abbienti».

Problemi economici

Prade riferisce di non essere stato coinvolto («Non ho nessun titolo per essere messo a parte di questioni interne alla scuola») e di essere venuto a sapere quale fosse lo stato delle cose dalla stampa locale. Ma ammette: «Che ci fossero problemi economici nella gestione era risaputo da tempo.

Per questo motivo mi sento di rendere ancora più onore a quanti – scuola, diocesi e insegnanti - fino ad oggi hanno stretto i denti e sono stati bravissimi. Quello che non si sapeva era che la questione fosse così tanto critica. Ma certo, c’è un momento in cui i nodi vengono al pettine». E tuttavia l’ex primo cittadino di Belluno non ha perso tutte le speranze: «Penso non sia detta l’ultima parola ed abbiamo un filo di speranza che sia possibile uscire dalle criticità in cui il liceo Lollino ora si trova». Se poi si chiede all’avvocato Prade su cosa si basino queste speranze, risponde: «Non ho notizie particolari, ma i motivi di fiducia sono sostanzialmente due. Da una parte, a quanto mi risulta, è fissato un nuovo incontro fra la scuola ed i genitori per la prossima settimana: credo che se non ci fossero speranze per superare la crisi, non sarebbe stato previsto un nuovo appuntamento. Il secondo motivo per cui nutro una certa fiducia, pur non sapendo se qualcosa si stia muovendo, è che la proposta formativa ed educativa che in questi anni è stata garantita dall’istituto è talmente forte e valida che io sono convinto che ci sarà una reazione da parte da chi ha a cuore e vuole provare a sostenere e a far vivere ancora questa realtà». 

L'assenza

I più attenti fra gli addetti ai lavori, avevano già notato l’assenza dello stand del Lollino a Informascuola, il salone dell’orientamento scolastico tenutosi lo scorso fine settima a scuola. Nel dibattito attorno alle sorti del liceo Lollino, in questo momento manca la voce del vescovo, Renato Marangoni. Ma la diocesi fa sapere: «Dopo l’incontro della scorsa settimana con i genitori – questo dice la curia – l’accordo era di ritrovarsi nel corso della settimana successiva e fare il punto della situazione, verificando se nel frattempo fossero sopraggiunte delle novità. Ed il vescovo si attiene a quanto concordato». 

Le speranze

Una dichiarazione che vuol dire essenzialmente due cose. Innanzitutto significa che se diocesi e scuola sono in attesa di possibili novità, vuol dire che l’ultima parola non è ancora detta, anche se nessuno nega che la situazione sia critica; in seconda battuta che qualcuno ha rotto un qualche patto del silenzio, stipulato in attesa del nuovo confronto. La data per il faccia a faccia fra scuola, consiglio di istituto, diocesi e genitori è stata fissata per martedì prossimo, nell’aula magna del liceo. Insomma: sebbene non sia stata ancora scritta la parola fine all’esperienza del liceo Lollino, è evidente che la situazione finanziaria non è facile: «E non lo è da tempo – chiude la diocesi - servirebbe una Fondazione che garantisse una somma importante ogni anno; oppure sarebbe necessario entrare in una rete di scuole».

Ultimo aggiornamento: 08:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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