Costi troppo elevati, la Diocesi chiude il liceo Lollino: ultima campanella nel 2024

Venerdì 3 Novembre 2023 di Federica Fant
Liceo Classico Lollino

BELLUNO - La Diocesi ha deciso di chiudere il liceo Lollino, ma le famiglie vogliono tentare il tutto per tutto per salvare il liceo del seminario gregoriano di via san Pietro.

La comunicazione, arrivata come un fulmine a ciel sereno, è stata data ai genitori degli studenti tre giorni fa. Le famiglie del liceo Lollino, riconoscendo la validità della scuola, sono pronte a spendersi in prima linea per contribuire a mantenere in vita il liceo che dagli anni '70 si occupa di garantire la formazione di adolescenti bellunesi, le cui famiglie sono sensibili agli aspetti di ispirazione cattolica.

IL PRECEDENTE
La scuola, infatti, che inizialmente era stata pensata solo per i seminaristi, nel corso del tempo è stata aperta a tutti, mantenendo l'impronta cristiana. Sono attualmente un'ottantina gli studenti che la frequentano. A fine ottobre il preside don Giuseppe Bratti e il vescovo Renato Marangoni avevano convocato un'assemblea straordinaria con i genitori degli studenti. Mancavano, in questa sede, sia il rettore del seminario, monsignor Giorgio Lise che il vicario generale della diocesi, don Diego Bardin. In un'Aula Magna gremita di persone, molte rimaste in piedi, è stata data la notizia dallo stesso preside che «non avrebbe mai pensato di dover fare una comunicazione simile», come riferiscono alcuni presenti, che il liceo Lollino chiuderà, senza appello, la sua onorata storia il 31 agosto.

L'INVITO
Le famiglie sono state invitata a verificare dove iscrivere i propri figli l'anno prossimo, le iscrizioni si effettuano fino al 31 gennaio. Il preside avrebbe anche letto una nota degli insegnanti in cui si evinceva come "il corpo docente prende semplicemente atto delle decisioni già prese dagli organi diocesani". Sono stati concessi otto giorni alle famiglie per capire se è possibile salvare il salvabile. Anche economicamente. È stato chiesto il conto economico: le rette infatti non sono sufficienti a coprire l'importo pertanto la Diocesi si è vista costretta a contribuire, negli anni, con risorse proprie. La cifra in ballo si aggirerebbe su alcune decine di migliaia di euro circa all'anno: due i sacerdoti che vi insegnano (a titolo gratuito), mentre gli altri insegnanti sono normalmente retribuiti. Dal 2017 in avanti, la scuola ha tentato di dare una svolta all'offerta formativa, proponendo indirizzi nuovi, grazie all'interesse del compianto preside don Elio Larese (dell'allora vicepreside Giambattista Zampieri) prima, don Bratti ora. Nel corso dell'assemblea è stata paventata l'ipotesi di cedere i locali della scuola a Confindustria Belluno Dolomiti, per una sorta di liceo della transizione ecologica digitale. A quel punto il Lollino perderebbe l'ispirazione cristiana e una formazione, dunque, non solo didattica ma della persona in senso completo del termine.
 

Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 10:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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