Lattebusche, balzo del fatturato, produzione giù, allevatori in difficoltà per il caro energia

Sabato 12 Novembre 2022 di Eleonora Scarton
Lattebusche, balzo del fatturato, produzione giù, allevatori in difficoltà per il caro energia

CESIOMAGGIORE - Quadro positivo per la Cooperativa Lattebusche che cresce in termini di fatturato e di vendita di prodotti, anche se permane la preoccupazione per la situazione generale legata all'aumento dei costi dell'energia. Costi che negli ultimi mesi hanno messo in seria difficoltà gli allevatori, alcuni dei quali hanno chiuso o hanno dovuto ridimensionare la propria attività. È questo il quadro emerso ieri mattina in occasione dell'assemblea intermedia che i vertici della Cooperativa hanno tenuto con i soci (circa 200 quelli presenti) per fare un punto della situazione in vista della chiusura d'anno.


CRESCITA POSITIVA
«Abbiamo registrato un aumento importante del fatturato. Anche se bisognerà vedere cosa accadrà nell'ultima parte dell'anno, siamo fiduciosi che il risultato sarà molto positivo» premette il direttore della Cooperativa Lattebusche, Antonio Bortoli.
«Va molto bene l'estero - spiega - e vanno molto bene anche i bar Bianchi che si stanno portando ai livelli pre Covid. In questo contesto di vendita, un grosso apporto, sia in termini di fatturato che di redditività, è dato dal grana che produciamo nei due stabilimenti della pianura. Bene anche la rete distributiva a cui riusciamo a fornire tutto ciò che ci chiede e questo contrariamente ad altre aziende che a causa del calo della produzione non riescono a rispondere a tutte le richieste». È da sottolineare che anche la Lattebusche ha registrato un calo della produzione che si attesta all'1,7%, ma nonostante ciò riesce a dare ai clienti ciò che richiedono.


QUADRO ECONOMICO
«È stato molto apprezzato lo sforzo della Cooperativa di aumentare la resa del latte - prosegue Bortoli -, nel senso che è stato dato un anticipo ulteriore su quello che sarà il conguaglio, ed abbiamo aumentato l'acconto.

Siamo sostanzialmente passati a 52 euro ad ettolitro più qualità che come media azienda porta ad oltre 60 euro ad ettolitro ivato. La nostra è una Cooperativa per cui deve farsi carico, oltre che dei costi propri di trasformazione, anche degli aumenti dei costi che hanno le stalle, sia per l'alimentazione del bestiame che per le problematiche energetiche e di gasolio».


LA FEDELTA'
La Cooperativa è consapevole che le tasche dei consumatori non sono state incrementate rispetto a quello che è l'aumento del carrello. «Facciamo fede su una riconosciuta, da parte di consumatori e distributori, qualità dei nostri prodotti conclude Bortoli -. E per questo vanno ringraziati i soci che si sono assoggettati a tutta una serie di controlli con l'obiettivo di fornire una materia prima latte buona, sia dal punto di vista organolettico che chimico-fisico, contribuendo in maniera importante, con i loro sacrifici, ad aumentare la qualità dei prodotti».


LE DIFFICOLTA'
Un mese fa il presidente Modesto De Cet aveva espresso tutta la sua preoccupazione per i costi energetici che stavano mettendo in seria difficoltà gli allevatori bellunesi. Allarme rientrato?
«Un giorno c'è il sole, il giorno dopo la pioggia - dice De Cet -. La preoccupazione per il contesto c'è e ci sono degli allevamenti che hanno dei seri problemi, per tanti motivi tra cui quello dell'aumento dei costi. Sono convinto che quelli che riescono a tenere avranno delle soddisfazioni, perché c'è una diminuzione della produzione del latte, a livello mondiale, e questo si ripercuoterà in maniera positiva su chi riuscirà a resistere. Certo è conclude il presidente -, che negli ultimi 12 mesi si sono verificati eventi che in tanti anni non ricordo di aver mai visto: dall'aumento dei costi all'adeguamento dei prezzi di vendita, ai valori di alcuni prodotti come il grana mai raggiunti e quant'altro».

 

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