FELTRE - «Se non mi consegni i soldi dico a tua figlia che mi sc... suo padre». «Io ti ammazzo non ho paura». È con queste minacce che un 34enne di origine senegalese residente a Feltre sarebbe riuscito, nell'arco di 3 anni, a farsi consegnare 20mila euro da un 55enne feltrino con cui aveva una relazione sessuale clandestina.
L'INCUBO
La relazione tra i due inizia nel 2020. All'inizio sembra amore, ma il 55enne ha famiglia e quel rapporto deve restare segreto. Il senegalese poi cambia: comincia a diventare violento. E le minacce continue: «Se non mi dai i soldi di sputtano in tutta Feltre, spacco la tua faccia se non mi dai i soldi capito?». Mette in atto aggressioni con calci, spintoni e schiaffi. Spesso il 55enne veniva visto con i segni di quelle violenze che ogni volta lo inducevano a dare il denaro, pur di far calmare l'amante violento. Non solo contanti. Gli aveva consegnato anche il bancomat per prelievi. Lo aveva fatto perché di quell'uomo aveva paura: lui raccontava del suo passato da militare, con storie da far accapponare la pelle. E spesso metteva in atto condotte sadiche contro l'amante soggiogato totalmente da lui.
LA DENUNCIA
Il 55enne, per anni, si è tenuto tutto dentro. Fino alle scorse settimane, quando ha deciso di chiedere aiuto. Ha raccontato tutto ai carabinieri della Compagnia di Feltre che hanno iniziato ad indagare. Ci sono state intercettazioni telefoniche e il quadro piano piano è iniziato ad essere chiaro. I militari decidono di far scattare "una trappola" per acquisire ulteriori elementi che provino quelle condotte che avevano reso la vita impossibile alla vittima. Il senegalese torna all'attacco e chiede ancora soldi: l'appuntamento per l'incontro è in un parcheggio di Feltre. Inizia già con il solito fare intimidatorio e insiste per avere le somme richieste: tutti i soldi che aveva in tasca. Il 55enne resiste, scatta la lite. I militari osservano tutto da poca distanza. Alla fine l'amante violento con una atto di forza improvviso inizia a frugare nelle tasche del compagno: trova alcuni spiccioli, una banconota da 20 euro e il mazzo di chiavi di accesso all'alloggio. Il 55enne urla si oppone, ma il senegalese continua: lo perquisisce e lo minaccia: «noi ci conosciamo, non fare il furbetto», gli dice credendo che abbia chissà quanto altro denaro. È allora che arrivano i carabinieri e l'incubo finisce.