Ex caserma Fantuzzi, il progetto resta fermo. Il questore Maggese: «Me ne vado meno sereno»

Nella ex struttura militare dovrebbero spostarsi tutti gli uffici di polizia, ma il progetto non decolla

Mercoledì 5 Luglio 2023 di Daniela De Donà
Ex caserma Fantuzzi, il progetto resta fermo. Il questore Maggese: «Me ne vado meno sereno»

BELLUNO - «La pietra miliare della nuova sede della Questura non è stata ancora apposta, se fosse accaduto me ne sarei andato via più sereno. Vivo la situazione come un cruccio perché il progetto c'è, lo stanziamento pure. Ma non siamo noi a condurre il gioco a livello tecnico». Va giù chiaro Giuseppe Maggese, fino a ieri alla guida della Questura di Belluno che lascia con un bilancio positivo sia dal punto di vista personale che in relazione agli obiettivi. Ma non cela il disappunto nel passaggio di consegne al collega Francesco Zerilli di non vedere ancora scritta all'orizzonte la data dell'ultima puntata della telenovela sull'ex Caserma Fantuzzi.

Tant'è che, senza generico ottimismo, aggiunge queste parole a proposito della destinazione degli uffici riuniti della Questura nel complesso militare (costruito tra il 1996 e il 1889 e dismesso nel 1997) che accolse tanti alpini e che, con la riqualificazione, diventerà anche cittadella scolastica: «Ci metterei la firma se mi dicessero che tra dieci anni avverrà il trasferimento da questa sede alla nuova», dice Maggese, che sta per passare il testimone. Ma anche per il suo successore non sarà facile portare il risultato a casa: realizzare quel sogno della cittadella della sicurezza con tutti gli uffici della Questura nella caserma Fantuzzi. È lo stesso questore Giuseppe Maggese che teme, infatti, inciampi burocratici e lungaggini ben maggiori. Se ne va, quindi: «Lasciando una criticità irrisolta, ma non per nostra responsabilità».


Il sogno

L'ex caserma Fantuzzi è un chiodo fisso per tutti gli ultimi questori che si sono succeduti in provincia. Fin da quel 2015 quando la festa della polizia si celebrò proprio nell'ex complesso militare che venne aperto per l'occasione, per volere dell'allora questore Michele Morelli. Perché già allora Morelli spiegava: «Per la Fantuzzi c'è il progetto approvato ma mancano i soldi». Il progetto, ormai da quasi 10 anni, è quello di trasferire tutta l'attività della Questura (ora disseminata in vari uffici in città con costi di diversi affitti) all'ex caserma Fantuzzi dove dovrebbe nascere la cittadella della sicurezza. Dopo Morelli ci fu il questore Lucio Aprile, anche lui alla sua partenza da Belluno, nel 2019, concluse dicendo: «Il progetto di polo della sicurezza alla caserma Fantuzzi purtroppo è a un punto fermo, perché gli stanziamenti che erano stati fatti non sono ancora stati confermati. Ci avrebbe consentito di creare un polo della sicurezza con tutte le forze della polizia, questura, prefettura eccetera. E a noi, in particolare, di riunire i pezzi di cui siamo composti in 5 sedi diverse». Poi il questore Lilia Fredella, anche lei auspicava il decollo del progetto. Passò il testimone a Maggese che al suo arrivo guardava con ottimismo alla recuperata ex Caserma Fantuzzi: «I lavori sono avviati il grosso del lavoro prodromico è alle spalle ed io sono orientato verso un cauto ottimismo». Poi la dura realtà e ieri, giornata dei saluti, non ha nascosto l'amarezza.

Il blocco

Non è ben chiaro dove si sia arenata l'operazione che dovrebbe portare alla realizzazione della cittadella della sicurezza. Parallela a quella corre l'operazione per la cittadella scolastica e si può presupporre che le due cose siano legate una all'altra. La certezza è che la questione della cittadella scolastica è ferma. L'operazione punta a portare alcune scuole, a cominciare dalla sede del liceo scientifico Galilei, oggi decentrata, nella ex caserma: la Provincia darebbe allo Stato Palazzo dei Rettori e riceverebbe in cambio la Fantuzzi, la parte posteriore.

In Itinere

L'unica certezza è che sta procedendo l'intervento di restauro e trasformazione interesserà uno dei corpi, quello posto a sinistra dell'accesso carraio, che andrà ad ospitare gli Uffici Passaporti, Licenze, Immigrazione e Armi della Questura di Belluno, che oggi occupano un fabbricato privato in Via Lungardo. Il progetto è parte del grande disegno della Cittadella della sicurezza, un piano da circa 30 milioni di euro che ha come obiettivo riunire in un unico spazio le forze dell'ordine e risparmiare notevolmente sui canoni di affitto. Solo per gli spazi dell'ufficio immigrazione di via Lungardo, infatti, si prevede un risparmio di oltre 70mila euro l'anno.

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