Si sblocca la caserma Fantuzzi: appalto il 10 luglio

Martedì 16 Giugno 2020 di Andrea Zambenedetti
l La caserma Fantuzzi che per decenni ha accolto gli alpini del 7. durante una cerimonia con la fanfara
Un anno di tempo per tagliare il nastro, un milione e 165mila euro per realizzare i lavori. Scade il dieci luglio il bando per il restauro della prima porzione della ex Caserma Fantuzzi: permetterà di riportare nel cuore della città alcuni uffici della questura attualmente sparsi nel territorio comunale. L’auspicio del Comune è che a partecipare alla gara ci siano anche le aziende bellunesi. È il 31 gennaio del 1997 quando viene ammainata la bandiera e sciolta la Brigata alpina Cadore. La Caserma Fantuzzi riapre annualmente per il raduno della Brigata. Succede fino allo scorso anno quando il materiale depositato dopo la tempesta Vaia impone, per ragioni di sicurezza, di interrompere la tradizione. Lo scorso autunno l’avvio dei lavori sembra imminente tanto che il sindaco Jacopo Massaro si sbilancia: «Mi hanno detto che prima di fine anno partirà il cantiere». Prima dell’avvio del cantiere promesso pubblicamente l’8 giugno del 2004 dall’allora ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi (il ministero oggi guidato dal bellunese Federico D’Incà) passano più di sedici anni. L’intervento di restauro e trasformazione interesserà uno dei corpi, quello posto a sinistra dell’accesso carraio, che andrà ad ospitare gli Uffici Passaporti, Licenze, Immigrazione e Armi della Questura di Belluno, che oggi occupano un fabbricato privato in Via Lungardo. A complicare la procedura è stata la proprietà demaniale della Caserma Fantuzzi, il progetto e le procedure di gara sono state avviate dal Provveditorato Interregionale del Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia - organo periferico del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti - con sede a Venezia.
L’intervento permetterà di realizzare la prima parte del più importante tassello di rigenerazione cittadina. Il “Progetto Belluno” finanziato con 1 milione di euro dal Comune di Belluno (grazie ai fondi del Bando Periferie) il resto è a carico dell’Agenzia del Demanio.  Soddisfazione anche nel palazzo della polizia che si trova proprio a ridosso dell’area. «Siamo molto contenti per questo risultato - ha detto il questore di Belluno, Lilia Fredella – la Polizia di Stato a Belluno ha uffici in diversi angoli della città e poter portare in uno spazio così vicino alla sede centrale della Questura gli uffici della Polizia amministrativa e l’Ufficio Immigrazione sarà certamente positivo per i cittadini. Sono grata a tutti quelli che hanno lavorato per realizzare questo progetto, che non va solo a beneficio della Questura di Belluno, ma dell’intera cittadinanza: sappiamo che sulla ex Caserma Fantuzzi c’è un più ampio progetto di riqualificazione, che comporta investimenti importanti, e speriamo che questo intervento possa essere il primo passo per l’avvio del processo di rigenerazione e recupero della struttura».  Da palazzo Rosso trapela sollievo per un’operazione che per la prima volta ha delle date certe. Messe nero su bianco da un bando di gara. «È una grande soddisfazione per l’amministrazione vedere l’avvio di un altro importante cantiere del progetto di rigenerazione, nato dalla collaborazione tra Comune e Agenzia del Demanio - commenta l’assessore alla rigenerazione urbana, Franco Frison - lanciamo quindi un appello alle imprese del nostro territorio perché partecipino a questo bando, come già hanno fatto per altri interventi di rigenerazione: si tratta infatti di un’importante occasione di lavoro per le aziende del settore dell’edilizia, vista anche l’attuale congiuntura molto difficile».
Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 01:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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