Belluno. Ai domiciliari per rapina, si nasconde nel bagagliaio per andare a spacciare: 27enne finisce in carcere a Baldenich

Sabato 22 Luglio 2023 di Federica Fant
Era ai domiciliari e spacciava, arrestato dalla polizia

BELLUNO - Era ristretto a casa in regime di domiciliari per una rapina che aveva compiuto nelle scorse settimane, ma ora per lui si sono ora aperte le porte del carcere per non aver rispettato la misura nella sua abitazione.

Si tratta di un 27enne marocchino residente in città.

Le tecniche messe in campo per non farsi scoprire da chi era deputato al controllo, sono degne di un film comico. Si faceva venire a prendere davanti casa dalla compagna in automobile, si stendeva all'intero del veicolo nei sedili posteriori e, in alcuni casi, si è perfino nascosto nel bagagliaio. Ma a nulla gli sono serviti questi stratagemmi perché gli agenti della Polizia di Stato se ne sono accorti più volte, raccogliendo anche delle prove. In queste mini fughe, una delle quali durata una giornata intera, l'uomo si è perfino approvvigionato di hashish per poi spacciarlo.

Insomma è evaso dai domiciliari a Belluno nascondendosi nel bagagliaio ed è stato arrestato dalla polizia. Si sono aperte per lui le porte del carcere lo scorso 19 luglio, quando la Squadra Mobile di Belluno, guidata dal dirigente Jacopo Balarin, ha eseguito un'ordinanza cautelare emessa lo stesso giorno dal gip del Tribunale di Belluno, su richiesta della Procura. «Il provvedimento spiegano dalla questura di via volontari della Libertà - prevede l'applicazione della custodia cautelare in carcere in sostituzione della precedente misura degli arresti domiciliari, eseguita lo scorso marzo da parte dell'Arma dei Carabinieri di Belluno nei confronti dell'uomo per concorso in rapina».

Successivamente ad una puntuale attività investigativa della Squadra Mobile, svolta per diverse giornate, sono state documentate innumerevoli violazioni della misura precedente, «consistite in un'importante evasione del soggetto per l'intera giornata del 10 luglio scorso, evasioni di minore entità, una modica attività di spaccio al dettaglio di hashish e l'aver avuto contatti all'interno della propria abitazione con soggetti non autorizzati». In particolare, il 10 luglio scorso, l'evasione è durata un giorno intero, ed in maniera quasi rocambolesca, ma «scientificamente studiata dice la questura - per consentire all'indagato di non essere sorpreso. Il giovane, infatti, si è posizionato all'uscita di casa sui sedili posteriori della vettura della compagna dove evidentemente poteva stendersi e non essere visto, mentre al rientro, si era rannicchiato all'interno del bagagliaio della vettura».

Ultimo aggiornamento: 12:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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