Padova. Omicida in permesso va al Santo e poi scappa: dovrà rispondere di evasione

È durata tre giorni la latitanza di Giuseppe D’Assaro, 61enne siciliano di Mazara Del Vallo che da sedici anni sta scontando una condanna per omicidio

Giovedì 15 Giugno 2023 di Serena De Salvador
Evade per andare al Santo

PADOVA - Ha chiesto di usare il suo terzo permesso premio per aggiungersi alle decine di migliaia di pellegrini che in questi giorni affollano Padova per rendere omaggio al patrono sant’Antonio. E la visita in basilica l’ha fatta, facendosi pure raggiungere dalla sorella che vive in Sicilia, salvo poi abbandonare sia la donna che il sagrato per darsi alla fuga alla volta dei Balcani. È durata tre giorni la latitanza di Giuseppe D’Assaro, 61enne siciliano di Mazara Del Vallo che da sedici anni sta scontando una condanna per omicidio al carcere Due Palazzi di Padova.

Fuggito domenica mattina, è stato arrestato ieri alle 10 vicino al porto di Ancona, da cui si ritiene volesse espatriare, dopo un fine settimana di ricerche da parte del Nucleo investigativo regionale della polizia penitenziaria e degli agenti della Casa di reclusione padovana.

L'allontanamento

D’Assaro è recluso a Padova dal 2007, quando confessò di essere stato l’esecutore materiale dell’omicidio di Sabine Maccarrone, 39enne italo-elvetica trovata cadavere il 16 aprile di quell’anno in un pozzo artesiano nelle campagne di Mazara, all’esterno di un casolare di proprietà della madre del D’Assaro. In carcere ha cominciato a lavorare al call center gestito dalla cooperativa Giotto e di recente ha potuto beneficiare dei permessi premio. Sabato scorso ha ottenuto il terzo e, poco dopo l’alba, è stato accompagnato in centro città da un volontario di una delle associazioni che operano con i detenuti. Ha incontrato la sorella, partita dalla Sicilia per incontrarlo, e hanno visitato il Santo. Passata la prima notte fuori dal carcere, domenica mattina il 61enne è sparito. Immediatamente è scattata la macchina delle ricerche, andate avanti per tutto il fine settimana. Ieri a metà mattina è arrivata la svolta, quando gli agenti della Penitenziaria lo hanno rintracciato. Era ad Ancona, nei pressi del porto, e quando si è visto raggiungere è rimasto stupefatto ma non gli è rimasto che consegnarsi. D’Assaro è quindi stato riportato in carcere a Padova e dovrà ora rispondere anche del reato di evasione, che andrà ad allungare la sua permanenza al Due Palazzi dove per l’omicidio Maccarrone gli restavano da scontare dieci anni.

Il killer

D’Assaro non si è macchiato soltanto del delitto della 39enne italo-elvetica, per il quale accusò di essere il mandante Gianni Melluso, detto “il Bello” (altro volto noto della criminalità siciliana dapprima condannato a 30 anni e recentemente assolto in Appello per non aver commesso il fatto). Il 61enne di Mazara uccise la donna meno di due anni dopo essere uscito di prigione, dove aveva scontato una condanna per aver ammazzato a bastonate, nel giugno 1985 a Como dove era in soggiorno obbligato, il 75enne Antonio Signorelli per rapinarlo di 100mila lire.

Denise Pipitone

Nel 2007, quando si consegnò ai carabinieri reo confesso del delitto Maccarrone, D’Assaro salì alla ribalta delle cronache anche per le sue dichiarazioni (e successive smentite) su un caso che all’epoca teneva col fiato sospeso tutta Italia: la sparizione della piccola Denise Pipitone, avvenuta nel 2004 Mazara Del Vallo quando la piccola aveva 3 anni. D’Assaro negli anni ‘80 era stato sposato con Rosalba Pulizzi, sorella di Piero Pulizzi, padre naturale di Denise. La bambina – rivelò D’Assaro pur con una marea di cambi di versione – dopo il rapimento sarebbe stata tenuta a casa della figlia e del genero a Palermo, sarebbe morta dopo aver assunto dei tranquillanti e lui stesso ne avrebbe poi gettato il corpicino in mare dentro un borsone. Affermazioni che a più riprese sono state considerate non attendibili, ma che fecero finire iscritti nel registro degli indagati Rosalba Pulizzi, la figlia Giovanna D’Assaro e il marito di quest’ultima, Antonino Cinà (poi usciti dall’inchiesta), oltre allo stesso 61enne. Serena De Salvador © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimo aggiornamento: 07:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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