Cortina e le altre comunità che vogliono passare dal Veneto all'Alto Adige: «E' una priorità, convocherò con urgenza la commissione referendaria»

Sabato 10 Settembre 2022 di Raffaella Gabrieli
Passaggio in Alto Adige: per Colle e Livinallongo una priorità
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ALTO AGORDINO  - «Convocherò con urgenza la commissione referendaria istituzionale: il percorso deve andare avanti. E pure velocemente. Attendiamo ormai da troppi anni». È lapidario il sindaco di Colle Santa Lucia, Paolo Frena, che parla anche nella veste di presidente di quella commissione che è organismo ufficiale che dal 2007, anno di convocazione del quesito referendario, gestisce la questione referendum ladino. Le comunità di Colle Santa Lucia e Livinallongo del Col di Lana, assieme a quella di Cortina, aspettano una risposta. Dopo tre lustri d’attesa per avere il via libera o meno per il cambio provincia tra Belluno e Bolzano, i territori rivendicano l’esito del quesito che nel 2007 registrò una schiacciante maggioranza di “sì” a favore del passaggio in Alto Adige. A ricordare l’iter e a sollecitare la nuova Amministrazione comunale ampezzana ci ha pensato, negli scorsi giorni, la Union de i Ladis d’Anpezo, presieduta da Elsa Zardini, che ha richiamato l’attenzione del sindaco Gianluca Lorenzi. E ora i due sindaci di Colle e Livinallongo sono chiarissimi: «Si va avanti».

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QUI COLLE SANTA LUCIA

«Come sindaco nei precedenti mandati - sottolinea il sindaco di Colle Santa Lucia, Paolo Frena - e come primo cittadino ora sono sempre stato molto chiaro, anche nell’ultima campagna elettorale di due anni fa: il passaggio dei tre Comuni ladini in Alto Adige è per me punto cardine del mio programma». Ora, con il cambio di guardia alla guida del Comune di Cortina, era attesa la nomina dei due consiglieri delegati a seguire la faccenda. «I nomi adesso ci sono - prosegue - e sarà quindi mia cura convocare al più presto la commissione referendaria istituzionale per capire cosa fare e come muoversi. In attesa che anche il Comune di Livinallongo del Col di Lana faccia la stessa cosa». «Il percorso referendario - conclude Frena - deve continuare fino a che possa essere portato a termine. È nostra intenzione, a questo proposito, impegnarci strenuamente affinché si possa raggiungere l’obiettivo prefissato. E quindi il passaggio in Provincia di Bolzano. Ma anche, almeno, poter avere la consapevolezza che la richiesta proveniente dalla stragrande maggioranza delle nostre popolazioni è stata bocciata».

QUI LIVINALLONGO

«La partita referendaria è tutt’altro che chiusa - afferma il sindaco di Livinallongo Leandro Grones - Al cittadino una risposta va sempre data: è una questione di correttezza istituzionale ma anche morale. È così, quindi, che io confido che dopo 15 anni di attesa il Parlamento prenderà in mano la vicenda del referendum dei tre Comuni ladini bellunesi e finalmente potrà dire sì o no all’istanza presentata dalla stragrande maggioranza della popolazione. Un risultato che penso non cambierebbe: se oggi si rivotasse per il passaggio dei territori in Provincia di Bolzono sono convinto che l’esito sarebbe lo stesso». Grones è consapevole che il momento non è dei migliori e che a Roma i problemi sono ben altri ma, sottolinea, «ci saranno sempre questioni più importanti da affrontare rispetto alla richiesta della nostra popolazione che comunque, va ricordato, ha seguito un iter procedurale che non si è inventata ma che, al contrario, è previsto dalla Costituzione italiana. Motivo in più per dare risposta, come ad esempio è stato fatto con Sappada. Quelli rivendicati sono principi storici e culturali che dopo centinaia di anni di appartenenza al Tirolo sono ancora vivi tra la nostra gente». «In questi anni - riflette - ci sono stati dati vari “contentini”. A cominciare dai Fondi di confine che però, va detto, allargano le maglie sempre più perdendo la peculiarità iniziale di ridurre la disparità esistente tra Comuni confinanti appartenenti a Province differenti. Ma il punto, sia chiaro, non sono i soldi bensì la riunificazione storico-culturale degli stessi popoli»

Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 07:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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