CORTINA - Cortina d’Ampezzo in Alto Adige? A distanza di tre lustri dall’ultimo tentativo, la Regina delle Dolomiti ci riprova, insieme come allora a Colle Santa Lucia e Livinallongo del Col di Lana. Il consiglio comunale ha designato due suoi rappresentanti nel comitato referendario che sostiene il passaggio alla Provincia autonoma di Bolzano, ma è già polemica.
NEL 2007
Nella consultazione popolare del 28 ottobre 2007, i cittadini dei tre paesi si espressero a larga maggioranza a favore del cambio di regione, con il 78,86% di consensi. La loro volontà di riunificare quei territori, che furono annessi all’Italia con la Prima guerra mondiale e poi spartiti in due regioni, non è mai stata esaudita. Il tema è tornato di attualità con il voto che ha indicato i consiglieri Flavio Lancedelli per la maggioranza e Roberto Pompanin per la minoranza. Dai banchi dell’opposizione sono intervenuti Roberta De Zanna e Gianpietro Ghedina, che hanno ritenuto inopportuna questa votazione. «Che senso ha – ha chiesto in particolare l’ex sindaco – proporre rappresentati della nostra amministrazione in questo comitato, mentre gestiamo con la Regione Veneto temi caldi come le Olimpiadi invernali 2026 e il turismo? Lo trovo quantomeno indelicato. Quando divenni sindaco nel 2017 rinnovammo la partecipazione del Comune, ma allora i tempi erano diversi, c’erano rapporti più freddi con Venezia, non c’erano stati i Mondiali 2021, non si parlava di Olimpiadi 2026». Gli ha risposto il primo cittadino Gianluca Lorenzi: «Il Consiglio ha solamente designato due persone; sarà poi all’interno del comitato che si svilupperanno le discussioni sulle opportunità politiche, sulla attualità della proposta referendaria».
LA LADINIA
Il comitato referendario è stato ricostituito il 25 gennaio 2019 e riprende l’operato del precedente, che si impegnò per la riunificazione della Ladinia del Sella, allora guidato da Siro Bigontina.
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