Chiesa a rischio crollo, vescovo e sindaca gridano al miracolo: «Merito di San Martino». Trovata la roccia per ancorarla

Marianna Hofer aggiunge: «Non sono andata a Santiago de Compostela invano». Anche l'assessore regionale Bottacin chiosa: «Il santo ha guardato in giù...»

Giovedì 10 Novembre 2022 di Giuditta Bolzonello
Buone notizie per la chiesa di San Martino in bilico: sembra trovata la soluzione e si grida al miracolo
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VALLE DI CADORE - Buone notizie da San Martino Vescovo. Ieri mattina, durante i lavori per la messa in sicurezza della chiesa parrocchiale di Valle di Cadore, è stata trovata la roccia: ben prima di quanto ci si aspettasse e soprattutto di qualità migliore di quanto si pensava.

Informato il sindaco ha raggiunto il cantiere.

IL SINDACO
La primissima reazione di Marianna Hofer è stata affidata ai social così da poter condividere la gioia con tutti. «Si avvicina San Martino e io oggi ti guardo con gioia, bella sei e bella resterai» assicura in una sorta di dialogo con la chiesa chiusa al culto da quasi due anni per pericolo crollo. Già, domani è san Martino patrono del paese al quale è dedicata la parrocchiale, quale regalo migliore alla comunità che attende con ansia la buona notizia, sarà il secondo anno che le celebrazioni per ricordare il santo patrono non si potranno fare nella sua chiesa, ma per il sindaco Hofer, «se non nevica e il tempo ci aiuta la metteremo in sicurezza per Natale». La macchina che era impegnata a sondare il terreno ha trovato lo strato di roccia che cercava ben 15 metri prima, da dove si sta scavando, di quanto si ipotizzava e la roccia «è più favorevole, assolutamente buona, è una notizia straordinaria -assicura Marianna Hofer - che ho subito condiviso con il vescovo e il parroco oltre che con i consiglieri comunali».


IL VESCOVO MARANGONI
E il vescovo Renato Marangoni ha detto «questo è un miracolo», riferisce la Hofer che dal parroco Alessandro Coletti ha saputo, «questa è una bella notizia». Soddisfatta, ma soprattutto, finalmente serena Marianna Hofer: «Non sono andata a Santiago de Compostela invano, ma al di là dell'affetto che provo come cittadina per San Martino devo dire che come amministratore pubblico ora ho la certezza che quei soldi non ci sono stati affidati invano. Sono pur sempre un milione e centomila euro di fondi Vaia che sono stati tolti ad altri per darli a noi per questo intervento, la Regione ci ha subito ascoltato. Dopo sette anni in Comune questa notte potrò dormire finalmente tranquilla. Al momento tanto atteso era presente anche l'ingegner Siro Andrich, progettista e direttore dei lavori, che accompagnava un universitario di Lorenzago che sta preparando la tesi proprio su San Martino. Dopo tanta attesa, dopo tante indagini affidate agli esperti di più università, ora per San Martino si vede la luce in fondo al tunnel. Un risultato possibile grazie al grande lavoro di squadra fatto in questi quasi due anni, ne è più che convinta Marianna Hofer: «Solo uniti si possono affrontare e risolvere i problemi. Per San Martino è stato fondamentale poter contare sull'ingegner Andrich, avere impegnate le maestranze dell'impresa Tollot e la volontà politica della Regione che ci ha dato le risorse per avviare al più presto questo cantiere. Avere un assessore bellunese alla Protezione Civile è stato fondamentale, Gianpaolo Bottacin si è dimostrato molto sensibile».

L'ASSESSORE BOTTACIN
L'assessore Bottacin conferma: «È veramente una buona notizia, considerando la difficile collocazione del cantiere aver trovato prima la roccia potrebbe comportare soluzioni operative più semplici e forse meno onerose. È un bene che ci siano anche delle buone nuove, San Martino ha guardato in giù...».

LA STORIA
La parrocchiale di Valle è chiusa, e le sue pertinenze interdette, dal 12 febbraio del 2021 quando erano emerse serie criticità e l'accelerazione del movimento franoso nel versante sud, fenomeno già monitorato e consolidato a fine anni 2000 ma riattivato proprio dagli eventi meteo di Vaia e successivi. L'edificio sacro, costruito nel 1719 è diventato simbolo di un'intera vallata; si era temuto il peggio, di non poter intervenire ma poi l'aver trovato la roccia dove ancorare i tiranti che la sostengono ha riacceso la speranza. Speranza che ieri è diventata certezza.

Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 10:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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