Chiesa sull'orlo del precipizio, tecnici al lavoro: «Potreste sentire colpi e boati»

Lunedì 3 Maggio 2021 di Giuditta Bolzonello
La chiesa di san Martino Vescovo

VALLE DI CADORE - L’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, di Trieste e l’Università di Parma sono già al lavoro per le indagini sulla rocca dove sorge San Martino, la chiesa di Valle di Cadore sulla quale pesa un serio rischio di crollo.

Come ampiamente annunciato, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, giovedì scorso sul posto erano presenti i tecnici per l’ennesimo sopralluogo propedeutico all’avvio dell’operazione di profondo sondaggio che richiederà alcune giornate. E si continua, a partire da oggi, con le metodologie più moderne e le attrezzature più sofisticate.

TEMPI ANTICIPITI
Il sindaco Marianna Hofer avvisa la popolazione: «Se sentite dei colpi, dei boati non preoccupatevi, sono i tecnici che fanno prove per la condizione elettrica, li ringrazio perchè stanno anticipando i tempi inizialmente previsti». Si tratta di due modellazioni nei rilievi, una con elettricità e una sismica. Allo scopo è stata sottoscritta una convenzione, come ha spiegato Marianna Hofer: «Abbiamo deciso di fare questa convenzione per capire le condizioni del sottosuolo, se c’è roccia, a che profondità di trova e in che condizioni è». Anche la Soprintendenza accelera sulla tabella di marcia prevista per installare il nuovo sistema di monitoraggio sulla palizzata, paurosamente scoperta dal continuo cedimento del fronte che da sull’orrido del Boite, e sul campanile andando a sostituire quello “bruciato” dai fulmini ad inizio dello scorso dicembre. 

SIMBOLO DEL CADORE
L’auspicio del sindaco di Valle è di avere quanto prima i dati sui quali poter ragionare per la opere da fare per salvare la chiesa. Certo tutto dipenderà dalla roccia sulla quale agganciare i possibili ancoraggi; a che profondità si trova e in che condizioni soprattutto. Fondamentale l’aver portato il grave problema su tutti i tavoli competenti, «c’è la massima sinergia fra tutti gli Enti e questo mi conforta molto» assicura la Hofer. Edificata su uno sperone roccioso la chiesa di Valle è uno dei simboli del Cadore. 

RICCA DI TESORI
Fu agli inizi del XVII secolo che la chiesa antica venne demolita e ricostruita quella di San Martino così come la si vede oggi; l’esterno è molto semplice, solo il portale d’ingresso in marmo mostra una certa raffinatezza, ma è nell’unica navata, ai cui lati sono collocati sei altari particolarmente ricchi di decorazioni, che si concentrano le preziosità con una tela del 1500 di Francesco da Milano raffigurante “La Madonna con Santi” che apparteneva alla chiesa precedente. Ed è sulle opere d’arte e sugli arredi che si concentrano le attenzioni, dopo la catalogazione saranno portati al sicuro in uno spazio messo a disposizione nella sede municipale in attesa, è la speranza, di poterle ricollocare nella sede deputata.
 

Ultimo aggiornamento: 07:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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