Levego. Casa allagata tre volte in 20 giorni, il proprietario: «Ora basta, l'area deve essere messa in sicurezza»

Domenica 2 Luglio 2023 di Simone Tramontin
Casa allagata

BELLUNO - Piove di nuovo e di nuovo la casa finisce sott'acqua. Ieri, per la terza volta in venti giorni, Giovanni Sovilla ha dovuto rimettere gli stivali ai piedi e liberare dal fango la sua abitazione di via Meassa, a Levego. Stesso copione, a soli 7 giorni dall'ultimo disastro nel quale aveva già perso l'auto, sepolta sotto un metro di fango, e tutti gli elettrodomestici della lavanderia. Nel tardo pomeriggio, la solita pioggia, breve ma intensa, è bastata per far esondare ancora il piccolo rio che scorre vicino all'abitazione. «A ogni pioggia, la paura di perdere tutto - il commento amaro di Sovilla, mentre indica il fango -.

A ogni pioggia, anche il solito silenzio di chi dovrebbe intervenire per mettere in sicurezza l'area ma non fa nulla».

L'imprevedibilità della natura è scusa che non regge, in questo caso: il problema del canale e della sua pericolosità, Sovilla lo denuncia da oltre 12 anni, dopo aver patito la prima esondazione nel 2010. È un sistema di scolo fragile, mal progettato e per nulla efficiente: un piccolo canale che devia bruscamente, intubato proprio vicino al viale d'ingresso della casa, per infilarsi sotto la strada provinciale di Levego. Il canale riceve gli scarichi di due grossi tubi, che raccolgono le acque dell'intera zona residenziale posta più a monte. I tubi, la vera causa del problema, non solo riversano con grande violenza parecchia acqua nel canale, ma la fanno impattare contro il muro di sponda opposto, anziché avviarla verso lo scolo, più a valle. Così l'acqua, anziché defluire, viene rigurgitata, si solleva e finisce nell'abitazione.

«Ciò che fa rabbia sono l'inerzia e il silenzio, - rimarca Sovilla -. Venerdì scorso, il disastro: ho gridato al mondo quello che mi è capitato, ma ancora una volta nessuno ha mosso un dito. Così, dopo 7 giorni, eccoci ancora con i piedi nel fango». Sul posto ieri è intervenuta una squadra dei vigili del fuoco per vuotare dall'acqua l'interrato, oltre ai carabinieri, per i rilievi del caso. In sopralluogo anche l'assessore Franco Roccon, assieme a due tecnici, per prendere atto del disastro e fare una ricognizione della rete di scolo incriminata. «L'assessore mi ha assicurato che lunedì programmerà una riunione urgente e che si muoverà per capire le soluzioni per risolvere la situazione. Ci spero. Non so di chi sia la competenza di quei tubi che mi allagano la casa e, a questo punto, mi interessa molto poco. Mi interessa solo che qualcuno si decida, una buona volta, a fare qualcosa per farci vivere tranquilli», conclude Sovilla. 

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