Lo storico panificio Crock di Canale, nato dal sogno americano del bis-nonno in miniera

Martedì 1 Febbraio 2022 di Dario Fontanive
La famiglia Tancon fornai da 5 generazioni al panificio Crock

CANALE D’AGORDO - Parte da lontano la storia del famoso panificio “Crock” di via Roma a Canale, attivo da oltre un secolo e portato avanti dagli eredi di Giovanni Tancon. Un negozio, nato nei primi del 1900, che ha visto passarsi il testimone addirittura cinque generazioni di fornai. 

GLI INIZI 
Verso la fine del 1800 Giovanni Tancon, come molti agordini, emigrò all’estero per cercare fortuna. Prima verso la Francia come “Caregheta” ovvero impagliatore di sedie. Poi inseguendo il sogno americano attraversò l’oceano trovando lavoro come minatore nelle miniere dello Utah. Le condizioni erano disumane come il vitto e l’alloggio, ma la paga era buona e con pochi anni di lavoro negli “States” si poteva anche pensare di mettere da parte una somma importante da investire nel paese natio. E così fece. Giovanni rientrò pochi anni dopo e trovò lavoro come garzone nel panificio dello zio Tognetti che aveva il negozio nella casa all’inizio del paese, verso la località “I Forn” sulla strada principale della valle del Biois, che allora passava sulla destra orografica della valledel Biois. Lo zio ben presto si ritirò e cedette il panificio al già abile nipote. 

IL NUOVO PANIFICIO
Intanto Giovanni comprende che il lavoro non manca, considerato che il pane lo mangiano tutti, e quindi decide di mettere a frutto i soldi messi da parte negli anni da emigrante costruendosi in paese la sua casa e il nuovo panificio, visto che nel frattempo aveva anche messo su famiglia e poteva contare sull’aiuto della moglie Domenica Lazzaris. La nuova dimora è pronta, così Giovanni vende il suo appartamento a Giovanni Luciani, padre del futuro “Papa Luciani” che abitava al piano inferiore e va stabilirsi nella nuova casa. Il nuovo forno era capiente e particolare e manteneva anche una certa temperatura di giorno così i “Crock” si prestarono ad aprire il loro negozio alla gente del paese che poteva usufruire dell’inattività del forno durante le ore diurne, per cuocere all’interno i loro prodotti casalinghi, in particolare biscotti. Usanza questa che continuò fino a qualche decennio fa. 

IL PASSAGGIO GENERAZIONALE
Inizialmente Giovanni lavora con il forno a legna per un bel po’ di anni, poi verso gli anni 1936/37 il figlio Silvio che aveva preso il timone dell’attività lo sostituì con un forno a vapore iniziando una fase di modernizzazione dell’attività, trovando il tempo però di non trascurare la sua grande passione per la musica. Ma la sorte beffarda lascia poco tempo a Silvio che muore di tifo, lasciando l’attività nelle mani della moglie Maria e del giovane figlio Franco. Dopo aver intrapreso i segreti dell’arte pasticcera a Venezia, Franco e la moglie Rita, motore propulsivo di questa attività, nel 1958 al panificio accostano anche il settore di pasticceria e il servizio bar. Un passaggio importante nel diversificare ancora di più l’offerta. Nel 1989 Franco passa l’attività ai tre figli: Silvio, Luca e Nicola. Dopo 10 anni i fratelli si dividono e Silvio rileva l’attività portandola avanti e ampliando il forno con anche un nuovo e attrezzatissimo laboratorio e anche Silvio, come i suoi predecessori, può contare sull’impegno assoluto delle moglie Daniela. Intanto i figli di Silvio si “preparano”: Gessica si laurea in scienze dell’alimentazione e Erick va a Bolzano per intraprendere gli studi dei nuovi prodotti da forno mettendo le basi per il passaggio alla quinta generazione di fornai. Nel 2001 il panificio “Crock” aprirà un punto vendita a Caprile che manterrà fino al 2016 per poi cederlo e trasferirsi successivamente ad Agordo con un nuovo punto vendita. Un ampliamento questo che è stato possibile grazie all’inserimento nell’azienda di Erik che ora gestisce il forno e di Gessica addetta alla gestione del negozio di Agordo. 

LE RICETTE
Non è un semplice salame di cioccolato è “la pasta negra dei Crock”, quella che portò Franco da Venezia.

Una ricetta che rielaborò personalmente per farla diventare ben presto la punta di diamante della sua pasticceria. Una pastina che da decenni il Forno “Crock” propone e confeziona, dal gusto particolare. Invece la ricetta dei tradizionali e famosi “Biscotti dei Crock”, altro marchio storico di questo forno, fu data da una turista veneziana che l’affidò a Maria che la affinò e la passò successivamente al figlio Franco. E oggi assieme a questi due prodotti storici e originali il forno “Crok” propone nelle consuete feste: panettoni, torte, colombe pasquali e ovviamente crostoli e i tradizionali Carfogn, fagottini riempiti di semi di papavero e cioccolato. Un dolce tradizionale che i “Crock” sono riusciti a recuperare l’antica ricetta e a riproporla facendola divenire famosa. Poi le rinomate “Puce”, pane di Segala aromatizzata al finocchio selvatico, che ben si sposano con i gusti e i sapori della cucina tradizionale Agordino. Tutto questo in attesa che all’orizzonte spunti anche quella che sarà la sesta generazione a garantire la continuità della tradizione ultra secolare di questo storico forno.

Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 09:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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