Soccorsi in pista: «Angeli in azione per mio figlio»

Martedì 3 Marzo 2020
Un genitore ringrazia gli angeli della neve che hanno salvato suo figlio
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LIVINALLONGO - Sulle piste soccorsi dagli “Angeli della neve”. Pur in piena emergenza Coronavirus, i soccorsi in pista restano ai massimi livelli. Ogni giorno e a 360 gradi. Il grazie a tutti gli “angeli” che puntualmente scendono in campo giunge da un papà che domenica ha visto il figlio cadere rovinosamente a terra e che, ovviamente, si è spaventato enormemente. «Mio figlio ha avuto un incidente di sci ad Arabba - spiega F.M.B. - ma per fortuna niente di grave. 

LA SQUADRA IN CAMPO
Tuttavia ho potuto constatare quanto il sistema italiano, tanto spesso vituperato, possa funzionare alla grande. In pochi minuti erano già sul posto polizia, carabinieri e soccorso alpino: hanno subito chiuso la pista e attrezzato un’area per l’atterraggio di un elicottero. Ci hanno caricati con grande professionalità e trasportati all’ospedale di Treviso: in poche ore al mio piccolo Livio sono state fatte lastre e tac, nonché tre visite specialistiche. Fino, per concludere, al ricovero serale. E quando si è svegliato alle tre di notte in pediatria, un’infermiera è apparsa subito con un bel budino alla vaniglia per consolarlo». 

«Ho calcolato - prosegue il genitore - che in un giorno normale di emergenza Coronavirus, almeno trenta persone si sono prodigate per noi tra maestri di sci (un grazie particolare lo rivolgo a Tania Crepaz), forze dell’ordine, soccorritori, medici e infermieri del Ca’ Foncello. Ah... ovviamente, non va dimenticato, il tutto gratis. Ecco perché voglio ringraziare uno per uno gli angeli che ieri (domenica) hanno reso meno drammatica l’esperienza vissuta da mio figlio». 

Un esempio, questo, come tanti altri. Di quanti nel Bellunese subiscono un incidente in pista e vengono prontamente soccorsi e aiutati.
Ultimo aggiornamento: 08:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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