Anziani in coda all'aperto a -12 sotto il cantiere per fare le analisi del sangue

Giovedì 21 Gennaio 2021 di Raffaella Gabrieli
In coda al freddo per un prelievo
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AGORDO L’ospedale di Agordo “scoppia”. Con il cantiere aperto per la creazione del nuovo pronto soccorso, nonché con le norme anti Covid-19 in atto, gli spazi del nosocomio sono sempre più ridotti. «Ed ecco che chi si deve recare al punto prelievi si ritrova in coda all’esterno, sotto le intemperie e a temperature siberiane», punta il dito il Comitato sanità Agordina. Che aggiunge: «Servono provvedimenti reali e non inutili funghi riscaldanti». LA FOTOGRAFIA L’avvio dei lavori di ristrutturazione ha indotto l’Usl 1 a spostare l’ingresso del centro prelievi sul retro dell’edificio. I fruitori del servizio - spiegano i componenti del sodalizio - sono spesso persone anziane e si ritrovano ad attendere il proprio turno in piedi a cielo aperto, a -10-12 gradi. Sono stati posizionati dei funghi, ok. Ma essi non possono comunque essere la soluzione del problema visto che, per sentire un po’ di caldo, la piccola folla dovrebbe stare vicino al palo, in contrasto con le regole del distanziamento. Da notare poi che oggi (ieri), ad esempio, questo impianto alle 8.50 - orario in cui è stata scattata la foto - risultava spento». «Riteniamo grave - sottolinea il Comitato - che l’Usl 1 non abbia considerato tempestivamente che l’apertura del cantiere per i lavori del nuovo pronto soccorso avrebbe dovuto implicare lo spostamento del laboratorio e del centro prelievi in altro luogo funzionale alle necessità dell’utenza e del servizio stesso. Si è affrontato il problema solo a 15 giorni dall’apertura del cantiere con soluzioni raffazzonate che dovevano essere provvisorie ma che di fatto non sono più state riprese in mano in maniera definitiva. E la direzione non dica, cercando di giustificarsi, che gli accessi sono programmati a orari predefiniti in quanto spesso gli utenti del laboratorio sono accompagnati da familiari che hanno essi stessi problemi di lavoro e quant’altro, per cui pensare che tutti possano presentarsi all’ora esatta dell’appuntamento per evitare la fila è semplicemente utopistico». IL CANTIERE Oltre a quello del freddo, per il Comitato non va trascurato neppure il problema della sicurezza. «Proprio in prossimità dell’ingresso del centro prelievi, che ora è vicino alla cella mortuaria - viene spiegato - c’è la presenza del cantiere con impalcature, scavi e scarichi (oltre all’autoclave della sala operatoria). Senza dimenticare gli ulteriori disagi che ci saranno con l’inizio delle trivellazioni, sempre nei pressi dell’accesso, per il consolidamento antisismico dell’ala est. Al contempo è lo stesso personale a manifestare alcune problematiche in cui è costretto a operare per il fatto che i prelievi vengono effettuati al centro trasfusionale (che ha ripreso l’attività, per cui per due martedì al mese sarà sospeso il servizio per l’utenza esterna), mentre il laboratorio è da tutt’altra parte: i dipendenti sono costretti, al freddo e al gelo, a muoversi continuamente all’esterno dell’ospedale. I due tecnici di laboratorio, inoltre, continuano a lavorare in una situazione inaccettabile: hanno due piccole stanze, non hanno né un piano di appoggio, né un lavandino». «Tutto questo - conclude il Comitato sanità Agordina - mentre l’Usl 1 ha confermato l’ennesimo “taglio” ai servizi dell’ospedale di Agordo con l’ulteriore riduzione dell’orario dei medici di radiologia. Ancora una volta riteniamo necessaria una costante e più concreta vigilanza di tutti. Quando, ad esempio, i sindaci agordini faranno finalmente sentire la loro voce anche sul problema vitale della sanità in vallata? D’accordo l’economia e il turismo ma deve crescere la consapevolezza dell’importanza di avere sul territorio personale e strutture adeguate». L’EMERGENZA Buone notizie arrivano invece dal fronte dell’emergenza virus. Come ha comunicato l’Usl ieri «è stata disattivata l’area per pazienti covid positivi dell’Ospedale di Agordo e, contestualmente, sono state riattivate le degenze di Ortopedia e traumatologia». Raffaella Gabrieli © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 08:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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