Chiara Andreotti, morta a 37 anni dopo un'operazione sbagliata che l'aveva lasciata paralizzata

Un incidente d'auto nel 2009 ha segnato l'inizio della sua storia

Mercoledì 11 Ottobre 2023
Chiara Andreotti, morta a 37 anni dopo un'operazione sbagliata che l'aveva lasciata paralizzata

È morta a soli 37 anni Chiara Andreotti, la donna originaria di Torre del Lago, in provincia di Viareggio, che 7 anni fa era stata vittima di un'operazione chirurgica sbagliata che l'aveva lasciata paralizzata.

Negli anni la sua situazione di era aggravata e negli ultimi tempi erano stati necessari frequenti ricoveri, anche in terapia intensiva.

Il decesso si è verificato all'ospedale Versilia e domani, giovedì 12 ottobre, si svolgeranno i funerali.

Il calvario

La terribile storia di Chiare Andreotti è iniziata nel 2009, quando era rimasta vittima di un incidente d'auto che le aveva procurato un trauma distorsivo del rachide lombare, la parte più bassa della schiena. La prognosi era inizialmente di 10 giorni, nulla di grave, apparentemente: ma i dolori rimangono e nel 2016 un chirurgo le propone un intervento di artrodesi cervicale per asportare il disco intervertebrale e risolvere quindi il problema attravero il “cage in peek”, ovvero un dispositivo sostitutivo, destinato all'uso nella colonna vertebrale per sostituire un corpo vertebrale danneggiato.

Quando Chiara esce dalla sala operatoria è paralizzata completamente. La Procura di Ferrara apre un’inchiesta, a seguito della denuncia delle famiglia delle donna, stata assistita dall’avvocato Bruno Rondanini del Foro di Milano, esperto in disabilità causate da colpa medica. Ai medici che hanno effettuato l'operazione viene contestato un inserimento troppo in profondità del dispositivo “cage in peek”: sarebbe questa la ragione che avrebbe a ledere il midollo.

La condizione di salute di Chiara è precipitata negli anni e, da alcuni mesi era stata sottoposta ad una serie di ricoveri tra terapia intensiva e cliniche specializzate, fino al decesso verificatosi nelle scorse ore. 
L’avvocato Rondanini, parlando con il Tirreno, ha sottolineato: «Il problema è la lungaggine della Giustizia». 

Ultimo aggiornamento: 20:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci