La denuncia: «Il lupo ha sbranato anche i due cigni del lago di Alleghe»

Giovedì 16 Maggio 2024 di Giovanni Santin
lupo ha sbranato anche i due cigni del lago di Alleghe
BELLUNO - Da Seren del Grappa all’Alpago, a Vezzano di Belluno e forse anche ad Alleghe il lupo si riaffaccia e si riprende la scena. Che a dire la verità non aveva mai abbandonato tanto che dalla conca alpagota Zaccaria Tona (cooperativa Fardjma) dice: «I casi non fanno più notizia, ma le predazioni non si sono mai interrotte. E l’Europa ha rinviato il declassamento del grado di protezione dell’animale». 

IL CASO
Le ultime vittime sono due cigni di proprietà di Giuseppe Rudatis, conosciuto come il barone del lago di Alleghe: «La signora che dà loro da mangiare questa notte ha sentito un po’ di trambusto e io questa mattina (ndr, ieri) li ho trovati sgozzati». Rudatis dice di aver segnalato il fatto a voce ai carabinieri forestali a cui ha anche mostrato le fotografie. Ma che gli autori siano i lupi non vi è per ora conferma: «Al momento non vi è certezza – dice il sindaco di Alleghe – di sicuro in zona ci sono i lupi: ne sono stati contati fino ad undici e ieri mattina, sulla sponda di Rocca Pietore, sono state trovate le sue tracce».
Rudatis invece è sicuro e anche preoccupato: «La gente è terrorizzata. Quelli che fanno il giro del lago col cane non si fidano, non possono fidarsi. E a breve comincia la stagione estiva. Bisogna fare qualcosa perché c’è un branco allo chalet al lago. Bisogna portare il problema a livello regionale o nazionale». Poi aggiunge: «In qualche modo deve essere possibile utilizzare un fucile con cartucce che addormentano l'animale da parte dei guardiacaccia, catturali e portarli in un'altra zona lontano, visto che è proibito ucciderli. Sul monte Piz si sono mangiati oltre 500 mufloni; anche il numero di caprioli e di cervi e diminuito. Non attaccano l'uomo se non sono disturbati, mentre mangiano la preda. E quando non dovessero più trovare la selvaggina? Cominciano con altre cose. Non so cosa serva per decidere di prendere delle decisioni».

L’ASSALTO
Nella notte fra domenica e lunedì il lupo ha invece colpito a Porce, in comune di Seren del Grappa, uccidendo un’asina gravida di proprietà dell’hobbysta Gianni Fantinel: «La custodivo insieme all’asino, entrambi di circa 10 anni, in un recinto elettrificato. Il maschio è riuscito a scappare ed a rifugiarsi ella stalla dove i lupi non l’hanno inseguito. L’asina è stata invece atterrata, sbranata e anche trascinata per alcuni metri. Poiché era gravida, era anche pesante e per questo credo che i lupi fossero almeno tre». È la prima volta che le bestie di Fantinel subiscono un’aggressione. Ma in zona non è certo questo il primo episodio: «Lo scorso anno qui vicino sono state sbranate tre pecore. In realtà pensavo che il branco si fosse allontanato ed invece è ancora qui e si muovo sino al Grappa e al Telva, poi tornano. Vanno dove trovano prede». Dopo aver fatto denuncia alla polizia provinciale, l’hobbista di Seren del Grappa si interroga anche su cosa fare in futuro: «Tengo gli asini per farli pascolare e mantenere puliti i pendii più ripidi. Adesso dovrò prendere una compagna per l’asino. Ma oltre a quanto accaduto a me, il problema è che non ci si può fidare a camminare nel bosco col cane. Ed io ho il bosco qui, a cinquanta metri. Bisogna fare qualcosa». Sempre gli asini sono finiti nel mirino dei predatori che pochi giorni fa sono entrati in azione a Vezzano, in comune di Belluno: i lupi hanno ammazzato e sbranato uno dei tre asini detenuti in centro paese. «Lo hanno ammazzato fuori dalla porta di casa dei proprietari», raccontano i vicini.

LA ZONA ROSSA
Le aggressioni del lupo in Alpago non sono mai finite. Si sono semplicemente interrotte quando, con la neve, tutte le bestie sono state ricoverate nelle stalle. «Ma tre settimane fa Fullin Sebastiano, in comune di Alpago, nei pressi dell’albergo Alpago, durante il giorno ha subito la perdita di sei agnellini. Qualche giorno dopo è toccato al padre Alessandro constatare la morte di due pecore, in Val Turcana, verso Spert. E tre-quattro settimane fa due asini sono stati sbranati a Tambre». Gli allevatori, non solo alpagoti, sperano che la Commissione europea decida di abbassare il grado di protezione del lupo: cioè l’esatto contrario di quanto auspicano le associazioni di difesa degli animali. «La decisione sarebbe dovuta arrivare a marzo ed invece, mi è stato assicurato, verrà posta l’attenzione del nuovo Parlamento a novembre». 
 
Ultimo aggiornamento: 17:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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