Pioli torna in bilico dopo il pareggio con la Salernitana. Solo nel finale di partita è arrivato il gol del 2-2 con Luka Jovic che si è fatto trovare libero al centro dell'area e, su sponda di Giroud, ha calciato in porta siglando il pareggio che ha evitato la sconfitta in trasferta.
Salernitana-Milan 2-2: rossoneri salvano il risultato al 90' con Jovic, Pioli torna in discussione
Le difficoltà
Il possibile addio di Pioli non è più solo un'ipotesi. I malumori nello spogliatoio aumentano. Tomori, ad esempio, non ha stretto la mano all'allenatore quando è stato sostituito dal tecnico. Uscendo a testa bassa dal campo, è sfilato accanto all'ex Lazio e Fiorentina senza degnarlo di uno sguardo.
Ci sono poi i risultati che mancano. Il quarto posto dello scorso anno (con il Napoli che ha vinto lo Scudetto sfruttando anche i passi falsi delle avversarie) e il terzo della stagione in corso (con la conseguente retrocessione in Europa League) sono sintomi di un calo nel livello delle prestazioni della squadra.
Il contratto e il nodo scadenza
Uno dei motivi che potrebbero far desistere la società ad esonerarlo è la durata del contratto che lo lega al Milan. Pioli, infatti, ha nel 2022 ha rinnovato l'accordo con la società fino al 2025, con conseguente adeguamento del contratto. Ora lo stipendio del tencico è di 3.5 milioni a stagione e separarsi da lui oggi significherebbe versare nelle sue casse 5 milioni a fondo perduto. Questo potrebbe essere un motivo che può portare a riflettere la società rossonera prima di separarsi dal tecnico.
I possibili sostituti
I nomi disponibili sul mercato sono diversi, ma in casa Milan ce n'è uno che resta sullo sfondo in caso di un possibile esonero di Pioli. Si tratta dell'allenatore della Primavera ovvero Ignazio Abate, ex terzino destro e ora allenatore dei giovani talenti rossoneri. Per ora la squadra Under 19 del club meneghino occupa la terza posizione del campionato Primavera 1 e ha 4 punti in meno dell'Inter capolista.
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