Svolta storica in Serie A.
Proprio Doveri, nato a Volterra e poi trasferitosi a Roma con la famiglia, in un'intervista a Sky Sport aveva già parlato di questa possibilità dicendosi pronto: «Sarei contento di arbitrare Roma e Lazio.Sarebbe un passo avanti a livello culturale». Detto, fatto. Il fischietto era già stato designato come quarto uomo lo scorso anno per Sassuolo-Roma, ora un ulteriore passo in avanti, dopo che era già caduta la preclusione "provinciale" con l'arbitro Pasqua della sezione di Tivoli che aveva arbitrato la Lazio e Sozza della sezione di Seregno a dirigere Milan e Inter.
Questa volta però la svolta è netta. Si tratta di un segnale forte da parte dell'Aia, che va a contrastare il pensiero comune di "malafede" per cui un arbtro appartenente a uno specifico territorio potrebbe "protendere a favorire la squadra della città in questione.
In passato, l'assoluta eccezione a questo criterio era stata rappresentata dalla designazione del milanese Paolo Casarin, veneto di nascita ma della sezione di Milano, che nel 1977 aveva arbitrato il derby tra Milan e Inter, l'ultimo da avversari per Rivera e Mazzola.
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