RICCIONE - Simona Quadarella, Alessandro Miressi, Gregorio Paltrinieri, le staffette dei quattro stili, il Var, Gastone e Lea sono i protagonisti del giorno 3 agli Assoluti primaverili di nuoto a Riccione: i primi due staccano il pass mondiale, a Greg sfugge di un centesimo, i quartetti sono da record italiano, ma i maschi delle Fiamme Oro sono squalificati per un delfino subacqueo troppo lungo, il nero Gastone la cinerina Lea sono il terranova e il golden retriever nominati mascotte dei prossimi Europei di Roma 2022, per la prima volta due cani vivi e vegeti e compiono una missione sociale, il salvamento.
I SEGNALI DI CHRISTIAN
Simona Quadarella dopo gli 800 fa suoi anche i 1500 dello stile libero chiudendo in 15;59.62 e perciò sotto i 16 minuti tondi previsti dal biglietto per Budapest (che del resto già aveva grazie agli 800). «Mi sono tolta il pensiero, il tempo volevo farlo; ho visto dalla vasca subito i segnali di Christian che mi diceva ‘bene così’.
IL CENTESIMO DI GREG
Paltrinieri si ritrova in corsia gialla, la 4, con a fianco, sempre in corsia tra galleggianti color limone, di nuovo il suo compagno di allenamento di un tempo, Gabriele Detti. La gara degli 800 vede i due che furono “gemelli diversi” restare vicinissimi almeno per 400 metri, con Gabri un po’ avanti; poi Greg allunga un po’, si mette al sicuro; a Detti manca (per ora) il rush cui era e ci aveva abituato. Paltrinieri tocca la piastra, e il tempo che esce è 7:46.01. Forse per un attimo Paltrinieri ha visto lo “00” finale, esattamente quello da pass. Poi arriva la correzione: Greg la prende con filosofia: «Vuol dire che dovrò prendermi il pass con i 1500». In realta, centesimo più o meno, non è da noi una trappola da trials americani che non ammettono ripensamenti.
«E’ stato bello ritrovare Gabri, come succedeva già dieci anni fa ed è successo per 10 anni. Sono stato tempo in mare e tornare in piscina non è mai semplice» aggiunge, pensando che ai Mondiali ed agli Europei lo aspettano tre gare nel lago ungherese e nel mare di Ostia oltre le due prove in piscina. Se Greg si è divertito, anche Detti, secondo in 7:48.07, dice di averlo fatto: «Nuoto e divertimento è ciè che conta; certo non sono il miglior Detti, né sono dove vorrei essere, ma mi sto riprendendo in modo dignitoso; ero stanco negli ultimi 200 metri, debbo nuotare senza pensarci troppo». Al quarto posto (terzo il De Tullio più piccolo, Luca) Lorenzo Galossi: chiude in 7:49.76 e per l’adolescente romano, neppure sedicenne, è un altro primato italiano tra gli juniores.
DETTO FATTO
Alessandro Miressi, il re della gara regina, i 100 stile libero, era andato bene in batteria la mattina e aveva detto: «In finale voglio andare sotto i 48». Detto, fatto: 47.88, l’unico a riuscirci. Era il limite da timbro per Budapest. «Di quest’epoca non ho mai nuotato su quei crono: se è così, può essere una stagione bellissima». Secondo è Zazzeri, terzo Frigo. Anche Silvia Di Pietro, nella gara omologa, voleva il titolo e se l’è preso seppure a metà con Chiara Tarantino. 54.91 il tempo lento, lo stesso che asveva fatto in batteria: «Pericò sono delusa, speravo di fare meno; ma mi sentivo rigida e a un certo punto sono implosa».
RECORD E NO
Nuotano a tempo di record i ragazzi delle Fiamme Oro nella 4x100 mista e pure con belle frazioni: Ceccon dorso 53.31, Cerasuolo rana 59.90, sua prima sotto il minuto, Rivolta delfino 51.31 e Miressi stile libero 48.11. Totale 3:32.63, record italiano! Festeggiano ma mentre lo fanno, come un gol dei nostri tempi, arriva il verdetto del Var, delfino troppo subacqueo e squalifica. Il titolo va all’Aniene, il record resta all’Esercito. Le ragazze delle Fiamme Gialle, nella stessa gara al femminile, fanno tutto a regola d’arte ed è il primo quartetto italiano ad andare sotto i 4 minuti in questa prova. Silvia Scalia, Arianna Castiglioni (rana strepitosa), Helena Biasibetti e Chiara Tarantino (secondo titolo di giornata il suo) fermano il tempo su 3:59.85. Il Var non ha niente da dire. Nei misti individuali, i 200, campioni Sara Franceschi e Alberto Razzetti. Livorno docet: è lì che i due s’allenano col papà di Sara, Stefano.
GASTONE E LEA
Passerella d’apertura con accompagnatori di lusso per i due cani mascotte: Gastone è portato da Max Rosolino, Lea da Filippo Magnini. Il terranova ha vinto la votazione sul sito ‘Roma2022.eu’, la golden retriever sui social. Il nuoto, si sa, è sport di salute e sicurezza: “fa bene a tutto” si dice nel primo caso, e per il secondo, in un Paese con 8.000 chilometri di coste, ci vuole la cultura dell’acqua. Questo Gastone, 4 anni, 60 chili, e Lea, il doppio degli anni la metà dei chili, cani da salvamento, ben rappresentano. E poi mascotte vive non s’erano mai viste: ci voleva Roma, dove d’altre parte tutto cominciò con una Lupa su di un fiume…