Storico oro per l'Italia
trionfo nel 4 senza

Sabato 5 Settembre 2015 di Francesco Padoa
Storico oro per l'Italia trionfo nel 4 senza
Storico oro azzurro ai mondiali di canottaggio. L'Italia ha vinto nel quattro senza maschile ai campionati del mondo di Aiguebelette, in Francia. Un equipaggio azzurro non vinceva questa prova in una rassegna iridata da vent'anni. Gli azzurri Marco Di Costanzo, Matteo Castaldo, Matteo Lodo e Giuseppe Vicino hanno chiuso in 5'46"780 precedendo Australia (5'48"740) e Gran Bretagna (5'49"000). Italia subito in testa nella finalissima del quattro senza Senior maschile, con Olanda e Canada, equipaggio quinto ad Amsterdam 2014 e con Crothers e McCabe bronzo alle Olimpiadi di Londra sull’otto, a inseguire. E’ l’Australia bronzo iridato in carica a minacciare la leadership azzurra, e infatti Vicino e compagni passano in testa ai 500 metri ma poi è l’armo aussie, con Lockwood vicecampione olimpico della specialità, a passare in testa. A metà gara azzurri secondi all’inseguimento dell’Australia con i canadesi a un secondo e mezzo in terza posizione mentre si nasconde la Gran Bretagna, campioni olimpici e mondiali in carica ma con un equipaggio totalmente rinnovato, in quinta posizione. Poco prima dei 1500 metri cresce il pressing azzurro sull’Australia battistrada, in testa di meno di due decimi ai 1500 metri. Il finale però è una cavalcata italiana verso la medaglia d’oro, Vicino, Lodo, Castaldo e Di Costanzo inscenano la migliore delle loro celebri chiusure, rimangiano l’Australia e passano in testa ai -200 metri, chiudendo in trionfo con quasi due secondi di vantaggio, con la Gran Bretagna che la spunta per il bronzo sul Canada.



PAROLA AI CAMPIONI

Giuseppe Vicino (Fiamme Gialle, capovoga): “Siamo partiti a scheggia, e abbiamo impostato un passo deciso e pulito. L’azione dell’Australia non nego che poi chi ha messo un po’ di nervosismo, ma siamo rimasti lucidi e abbiamo continuato a fare la nostra gara, sferrando però due attacchi in più rispetto a quanti ne avevamo programmati. Agli ultimi 500 metri poi loro hanno un po’ mollato e ne abbiamo approfittato subito, poi negli ultimi 250 metri con la nostra collaudata chiusura non c’è stata storia”.



Matteo Lodo (Fiamme Gialle, secondo carrello): “Abbiamo fatto la gara come credevamo di farla all’inizio. La partenza è stata forte, poi l’Australia ha dimostrato di essere un equipaggio competitivo, ma noi siamo stati bravi a tenerli. Poi negli ultimi 600 metri siamo partiti, li abbiamo visti cedere un po’ e ci abbiamo creduto. Con gli australiani temevamo l’Olanda, ci aspettavamo forse qualcosa di più da loro, ma ciò che contava e nel quale abbiamo sempre creduto era la nostra vittoria, ed è arrivata”.



Matteo Castaldo (RYCC Savoia, terzo carrello): “Ce l’ho fatta, è un sogno che si avvera, dopo tutta una vita di sacrifici. E’ una sensazione unica, la nostra forza è l’essere un gruppo di amici, è l’affiatamento che abbiamo che ci ha portato fino a questo risultato. Vedremo cosa accadrà il prossimo anno verso Rio de Janeiro, non possiamo sapere cosa accadrà, ma intanto voglio godermi questa medaglia d’oro”.



Marco Di Costanzo (Fiamme Oro, quarto carrello): “ Siamo partiti convinti, e abbiamo spinto al massimo sapendo che se avremmo preso subito una buona velocità poi saremmo riusciti a mantenerla. E’ stato così, la barca era veloce, abbiamo preso il comando e il passo è stato ottimo. L’Australia è stata brava fino ai 1250 metri, poi qualcosa da parte nostra ha fatto la differenza, forse il fatto che eravamo gli unici ad essere affamati, a non aver ancora vinto niente a questi livelli, fatto sta che Peppe (Vicino, il capovoga, ndr) ai 1500 metri ha richiamato la barca e lì abbiamo guadagnato, poi agli ultimi 250 metri, quando già eravamo in testa, siamo partiti con la nostra chiusura e l’Australia era sempre più lontana. E l’oro al collo ce lo abbiamo noi”.



I COMPLIMENTI DI MALAGO'

“E’ un successo dell’Italia di La Mura e di Peppe Abbagnale. Questi ragazzi sono stati fantastici e l’Italia deve essere orgogliosa di vederli a Rio il prossimo anno”. Sono queste le parole con cui il Presidente del CONI Giovanni Malagò, presente sugli spalti Aiguebelette insieme a Carlo Mornati, responsabile della Preparazione Olimpica, si è complimentato con i dirigenti del canottaggio. Una medaglia d’oro che mancava all’Italia da venti anni (Tampere 1995 con Carlo Mornati, sì proprio colui che oggi è a capo della Preparazione Olimpica del CONI, Raffaello Leonardo, la voce tecnica del canottaggio durante le riprese RAI, Riccardo Dei Rossi, imprenditore e impegnato con gli atleti master e Valter Molea, numero due dell’attuale staff tecnico del settore pesi leggeri) e che l’Italia ha vinto sul finale con quella cavalcata spettacolare.
Ultimo aggiornamento: 20:23

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