Fabbrica dei dossier, ecco chi sono i veneti e friuliani intercettati

Martedì 5 Marzo 2024, 09:06 - Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 10:54
Elisabetta Casellati con il marito e Luigi Brugnaro
di Alda Vanzan
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VENEZIA - Ci sono anche politici e imprenditori veneti e friulani nell'elenco di circa 800 accessi abusivi che, secondo la Procura di Perugia, il tenente della Guardia di finanza Pasquale Striano avrebbe compiuto a banche dati riservate quando era in servizio alla Procura nazionale antimafia. Nei capi d'accusa finora noti si parla dei ministri Maria Elisabetta Alberti Casellati e Adolfo Urso. Figura anche Giambattista Casellati, il marito della ministra padovana di Forza Italia. E poi la leghista vicentina Erika Stefani, già ministro nel Conte I e nel governo Draghi. Ci sono l'attuale viceministra leghista pordenonese all'Ambiente Vannia Gava e il consigliere regionale veneto del Pd Andrea Zanoni, l'unico democratico - come dice lui - finito nel mirino. Digitati pure i nomi di persone estranee al mondo della politica, come il manager mestrino Leonardo Bellodi, ex Eni e Gianni Mion, ex Benetton.
Non manca il mondo scientifico con l'ex presidente dell'Aifa Giorgio Palù. Anche casi di omonimia, come il Marco Carrai amico di Matteo Renzi che molto hanno confuso con l'ex assessore padovano. Di certo vi è il sindaco di Venezia e presidente del partito Coraggio Italia, Luigi Brugnaro. Nel suo caso la citazione è datata settembre 2021 ed è riferita a "sos" - segnalazioni di operazioni sospette - utilizzate in articoli del quotidiano Domani.
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