TRASPORTI
VENEZIA Gestione delle corsie prioritarie, maleducazione e sovraffollamento.

Mercoledì 23 Ottobre 2019
TRASPORTI
VENEZIA Gestione delle corsie prioritarie, maleducazione e sovraffollamento. Sono questi tre dei principali problemi che l'utenza dell'Actv segnala quasi quotidianamente attraverso lettere firmate al Gazzettino. E le persone si sentono colpite direttamente, complici flussi turistici da spavento che non demordono anche in una stagione più calma, come quella che dovrebbe arrivare.
PRIORITA'
D'altro però canto l'azienda pone una riflessione, rispondendo colpo su colpo e chiedendo collaborazione e pazienza proprio ai veneziani. Giulio Gusso, ad esempio scrive: «Entrato per il varco riservato ai possessori di Venezia Unica, è stata grande le mia sorpresa quando, al momento dell'imbarco, entrambi i varchi sono stati contemporaneamente aperti, facendomi finire stretto tra valige e zaini. Di fronte alle mie rimostranze, la signorina marinaio ha cercato, molto gentilmente, di fornire una giustificazione, ma è del tutto evidente l'assurdità della cosa. Ma come? Prima si cerca di agevolare i residenti fornendo varchi separati e poi li si castiga al momento dell'imbarco mescolandoli alla solita marea di turisti?».
Actv fa chiarezza, spiegando di avere le mani legate dal codice civile. Infatti, se molti credono che la corsia priority serva a svuotare una parte dell'imbarcadero prima di passare all'altra, ciò non è possibile. Trattandosi di servizio pubblico, questa procedura non è applicabile, vigendo il buon vecchio adagio Chi prima arriva prima alloggia. Perciò agli addetti è stata fornita una istruzione operativa di attendere dieci, quindici secondi prima di aprire il secondo accesso. Anche perché le corsie preferenziali sono studiate per far sì che abbiano accesso diretto al barcarizzo, a differenza delle altre, che invece hanno un corridoio da percorrere. Ciò fa sì che il rapporto di imbarco sia di circa due veneziani per ogni turista. Actv spiega però che in alcuni casi, cioè quando il vaporetto è in grado di accogliere tutte le persone in attesa, è possibile aprire entrambi gli accessi.
MALEDUCAZIONE
Un altro problema rilevato riguarda il comportamento degli utenti e la richiesta di aiuto all'azienda: «C'è tanta maleducazione degli utenti dell'Actv del centro storico che giornalmente a tutte le ore entrano in vaporetto dall'uscita, senza rispettare le persone che civilmente attendono regolarmente - afferma Roberto Pilla -. Perché nessuno del personale Actv fa rispettare le regole?». Anche in questo caso, il problema è legato al limite che hanno gli equipaggi, dato che non tutti i comportamenti sono sanzionabili.
Se chi entra per l'uscita può esser soggetto a multa di 17 euro (così come sedersi sui posti dedicati ai bagagli) altri atteggiamenti - come far confluire le persone all'interno del mezzo piuttosto che all'esterno, così come alzarsi per lasciare il posto riservato - sono più un dovere civico dell'utenza che un comportamento punibile, proprio per i limiti che hanno i marinai.
SOVRAFFOLLAMENTO
Da ultimo, il problema del sovraffollamento dei mezzi è denunciato da Anna Gianfranceschi: «C'è impossibilità di usufruire di vaporetti o motoscafi alla fermata di San Zaccaria diretti Piazzale Roma nel pomeriggio». Actv risponde che, se potesse, utilizzerebbe i vaporetti, data la loro maggior capienza. Purtroppo esistono limiti infrastrutturali (rio de la Scomenzera, rio di Cannaregio), in cui non è possibile garantire il passaggio altrimenti. Per questo motivo sono utilizzati i motoscafi, che hanno una ridotta capienza rispetto ai vaporetti, ma permettono di passare dove altrimenti non sarebbe possibile.
Tomaso Borzomì
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