SANTA MARIA DI SALA
La scelta di andare in pensione dei medici di base Genoveffa

Mercoledì 31 Gennaio 2018
SANTA MARIA DI SALA
La scelta di andare in pensione dei medici di base Genoveffa Beato e Matteo Tudor, moglie e marito, con ambulatorio a Caselle de' Ruffi, a Caltana, a Stigliano e nel Centro prelievi di Medicina di Gruppo a Santa Maria di Sala, ha causato una serie di disagi che l'altra sera, a Caltana, potevano sfociare in una sonora protesta. Davanti all'ambulatorio c'era infatti una trentina di persone, in coda, al freddo, che aspettava il suo turno per essere visitata. Fuori, poiché la sala d'aspetto era già strapiena. E finché si aspettava ci si lamentava: «Non si può andare avanti così, con l'ambulatorio aperto per sole due volte la settimana e per poche ore nei due turni». Ma c'è stato anche chi ha fatto notare che «si tratta di un momento particolare, per cui bisogna avere un po' di pazienza». Altro punto sanitario preso di mira da pazienti insofferenti ai disagi derivanti dal pensionamento dei due medici è il centro di Medicina di Gruppo. «In questo centro - dicono alcuni pazienti - addirittura nemmeno si risponde più al telefono per poter prenotare le visite». A questa accusa risponde una delle due segretarie del centro, la quale dice che «l'utente non deve mettere giù il telefono dopo appena un paio di squilli, poiché possiamo aver abbandonato il centralino per un attimo, richiamate da altri impegni, quindi si tratta di pazientare un attimo o richiamare e vedrete che vi sarà premurosamente risposto. E poi va anche considerata la mole di lavoro a cui siamo state sottoposte in questi giorni a causa degli aggiornamenti richiesti dai nuovi medici, tanto che spesso siamo costrette a rinunciare anche alla pausa pranzo e allungare l'orario di lavoro pur di far presto e ridurre i disagi».
«I disagi però - lamentavano l'altro ieri i pazienti in attesa del loro turno all'ambulatorio di Caselle - aumentano, e sono reali, se soltanto si pensa che gli orari d'apertura degli ambulatori, dal giorno delle dimissioni dei due medici casellesi, hanno subito delle notevoli riduzioni: a Caltana e a Caselle si è passati da tutti i giorni a soli due giorni la settimana. E sono reali anche per gli anziani che con questi orari sono costretti a rivolgersi al centro di Medicina di gruppo di Santa Maria di Sala che non sempre è facile raggiungere».
Carlo Petrin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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