MARTELLAGO
Anche a Martellago il caso dei buoni Inps da 600 euro per l'emergenza

Sabato 15 Agosto 2020
MARTELLAGO
Anche a Martellago il caso dei buoni Inps da 600 euro per l'emergenza Covid chiesti da politici e amministratori ha destato un acceso dibattito. Non per i consiglieri comunali, più d'uno, che l'hanno chiesto, i quali guadagnano una cifra irrisoria: il gettone di presenza è di 20,59 euro lordi, in tutto 250-300 euro l'anno. Qualche perplessità l'hanno destata le posizioni di sindaco e assessori, che percepiscono un'indennità mensile, anche qui però somme ben lontane da quelle di parlamentari e consiglieri regionali: 2.872,53 euro lorde il sindaco Saccarola; 789,95 il vice, avvocato Alberto Ferri, che piglia il compenso dimezzato come lavoratore dipendente (è anche insegnante) non in aspettativa; 1.292,64 euro i due assessori Silvia Bernardo ed Endrio Corò che percepiscono l'indennità piena; 646,36 gli altri due assessori, che prendono quella dimezzata, i due leghisti Luca Faggian e Laura Tozzato.
Pur prendendo atto di tale differenza tra politica locale e nazionale, Alessio Boscolo, Unione Civica, ha invitato gli amministratori su Facebook a dare un segnale di trasparenza dichiarando se hanno percepito o no il bonus, poi ognuno trarrà le sue conclusioni, come ha fatto il vicesindaco. Ferri infatti è stato il primo, per prevenire le solite male lingue, a dichiarare di non averlo richiesto, come non l'hanno domandato (non avrebbero neanche potuto per il tipo di lavoro) gli altri due assessori leghisti. La risposta più attesa tuttavia era quella del sindaco, la cui attività di famiglia è rimasta aperta durante il lockdown: Saccarola ha confidato di non avere fatto richiesta. L'ha domandato invece alla sua cassa previdenziale l'avvocato Bernardo, che spiega: «Siamo a disposizione 24 ore su 24 del Comune ma non viviamo con l'indennità di carica, dobbiamo continuare a svolgere il nostro lavoro e io per tre mesi non ho lavorato causa Covid. Per le nostre realtà trovo questa polemica fuori luogo». Nessuna dichiarazione invece dall'assessore al Commercio Corò. Il quale, stanco dei continui attacchi subiti per la sua attività familiare di abbigliamento, per aver beneficiato di un bando regionale per la categoria (come del resto quella del sindaco) e anche da ultimo dell'iniziativa dei Buoni shopping, non svela e non commenta. «Si sappia solo però - precisa - che il mio negozio è rimasto chiuso 70 giorni nei quali ho fatturato zero, mentre le spese non si sono fermate».
Nicola De Rossi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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