MARCON
«Con l'avvio dell'anno scolastico 2019/2020, la popolazione in età scolare a Marcon aumenterà di cinquanta unità. Ciò significa che per quella data ci sarà bisogno di un numero di spazi da destinare all'attività didattica decisamente maggiore di quello che ora abbiamo». C'è preoccupazione nelle parole del sindaco Matteo Romanello nel rendere noto l'aumento piuttosto consistente di popolazione scolastica che si registrerà a Marcon nei prossimi anni. Mentre in altre realtà si ricorre alla formazione di pluriclassi per la mancanza di alunni, nel territorio marconese succede, invece, il contrario e così le primarie Don Milani e Marconi, fra un po' dovranno trovare spazio per almeno tre nuove classi prime. «È, quindi, necessaria una visione in prospettiva che ci permetta di dare risposte ai nostri concittadini sottolinea Romanello e da questo il nostro impegno per la realizzazione di un'opera fondamentale come il nuovo plesso scolastico. Una nuova scuola spiega - risulterebbe sotto il profilo economico anche più conveniente, dal momento che gli investimenti che vengono fatti nelle attuali scuole sono dispendiosi. In particolare perché abbisognano di un importante lavoro di riqualificazione energetica trattandosi di strutture vetuste e non più al passo con i tempi e, poi, c'è il non secondario aspetto dell'antisismica, per il quale abbiamo avviato da poco un'analisi mai fatta in passato per capirne criticità e problematiche».
RISORSE INSUFFICIENTI
L'obiettivo più volte espresso della maggioranza di centrodestra che ora governa Marcon è di costruire una nuova scuola, ma con quali soldi? «Non abbiamo, al momento, energie finanziarie sufficienti per affrontare una tale spesa - risponde il sindaco - ma guardiamo con estremo interesse al bando regionale che erogherà contributi a favore della realizzazione di nuovi edifici scolastici. Diversamente dovremo inventarci qualcosa al più presto perché la crescita demografica e il veloce sviluppo del paese non hanno consentito negli anni scorsi una dovuta pianificazione edilizia e urbanistica. Anche il municipio di Marcon, come un po' tutto il patrimonio edilizio del Comune, è in cattive condizioni e necessiterebbe di importanti interventi puntualizza - ma non c'è alcun dubbio che la priorità vada data alla scuola e, quindi, ai nostri piccoli concittadini, anche perché se succedesse che le nostre famiglie fossero costrette ad emigrare in plessi scolastici al di fuori del territorio comunale, sarebbe un vero fallimento».
Mauro De Lazzari
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Con l'avvio dell'anno scolastico 2019/2020, la popolazione in età scolare a Marcon aumenterà di cinquanta unità. Ciò significa che per quella data ci sarà bisogno di un numero di spazi da destinare all'attività didattica decisamente maggiore di quello che ora abbiamo». C'è preoccupazione nelle parole del sindaco Matteo Romanello nel rendere noto l'aumento piuttosto consistente di popolazione scolastica che si registrerà a Marcon nei prossimi anni. Mentre in altre realtà si ricorre alla formazione di pluriclassi per la mancanza di alunni, nel territorio marconese succede, invece, il contrario e così le primarie Don Milani e Marconi, fra un po' dovranno trovare spazio per almeno tre nuove classi prime. «È, quindi, necessaria una visione in prospettiva che ci permetta di dare risposte ai nostri concittadini sottolinea Romanello e da questo il nostro impegno per la realizzazione di un'opera fondamentale come il nuovo plesso scolastico. Una nuova scuola spiega - risulterebbe sotto il profilo economico anche più conveniente, dal momento che gli investimenti che vengono fatti nelle attuali scuole sono dispendiosi. In particolare perché abbisognano di un importante lavoro di riqualificazione energetica trattandosi di strutture vetuste e non più al passo con i tempi e, poi, c'è il non secondario aspetto dell'antisismica, per il quale abbiamo avviato da poco un'analisi mai fatta in passato per capirne criticità e problematiche».
RISORSE INSUFFICIENTI
L'obiettivo più volte espresso della maggioranza di centrodestra che ora governa Marcon è di costruire una nuova scuola, ma con quali soldi? «Non abbiamo, al momento, energie finanziarie sufficienti per affrontare una tale spesa - risponde il sindaco - ma guardiamo con estremo interesse al bando regionale che erogherà contributi a favore della realizzazione di nuovi edifici scolastici. Diversamente dovremo inventarci qualcosa al più presto perché la crescita demografica e il veloce sviluppo del paese non hanno consentito negli anni scorsi una dovuta pianificazione edilizia e urbanistica. Anche il municipio di Marcon, come un po' tutto il patrimonio edilizio del Comune, è in cattive condizioni e necessiterebbe di importanti interventi puntualizza - ma non c'è alcun dubbio che la priorità vada data alla scuola e, quindi, ai nostri piccoli concittadini, anche perché se succedesse che le nostre famiglie fossero costrette ad emigrare in plessi scolastici al di fuori del territorio comunale, sarebbe un vero fallimento».
Mauro De Lazzari
