Manuela Arcuri a Bardolino un set sulle rive del Garda

Martedì 27 Ottobre 2020
CINEMA
«Finalmente ho potuto esprimermi in un ruolo diverso da quelli a cui siete abituati a vedermi, legato a temi drammatici e profondi. È stata un'esperienza molto bella e ho trovato a Bardolino un ambiente positivo e molto accogliente». Ad aprire la presentazione de I Luoghi della Speranza, docufilm che affronta il dramma della malattia oncologica attraverso l'amicizia, lo sport e l'amore, è stata Manuela Arcuri. L'attrice nel film interpreta Pamela, una manager che dirige un esclusivo Aqualux Spa e che, alla scoperta che la sorellastra Adele ha un tumore, capisce che il lavoro non è tutto e riallaccia i legami perduti. La Arcuri ieri era Bardolino per la presentazione del nuovo lavoro del regista Enzo Dino, girato nella prima metà di ottobre tra Bardolino e Costermano, sul Lago di Garda, oltre che a Roma e Torino.
LA VICENDA
La storia prende spunto dalle vicende di Lucia Di Gruttola, bardolinese e aiuto regista, che ha combattuto la malattia e ha voluto raccontarla attraverso il grande schermo, trovando nella casa di produzione DR Movie gli interlocutori giusti per realizzare l'iniziativa. Il docufilm dura 80 minuti e sarà distribuito a gennaio 2021 sulle piattaforme on-demand e nelle sale cinematografiche. Tra i protagonisti, oltre alla Arcuri, altri importanti nomi del cinema italiano come Cosima Coppola, Jenny De Nucci, Michele Franco, oltre alla partecipazione straordinaria di Piero Angela e Massimo Di Maio, segretario nazionale dell'Associazione italiana di Oncologia Medica e direttore dell'Unità di Oncologia dell'ospedale Mauriziano di Torino e del Dipartimento di Oncologia dell'Università Torinese. «Bardolino, il lago di Garda e il Veneto sono palcoscenici che meritano di essere valorizzati nel cinema. Vediamo sempre Roma, Milano, Torino. Invece il Veneto si presta perfettamente alla cinematografia e ho riscontrato grande disponibilità da parte dell'amministrazione e dalla popolazione. È un'esperienza che vorrei ripetere», ha precisato il regista Dino, mentre Jacopo Chessa, direttore di Veneto Film Commission, ha ribadito che «i set devono poter lavorare anche in questo momento, e soprattutto i cinema devono poter riaprire al piú presto».
COMPARSE IN CITTÀ
Le riprese hanno coinvolto anche numerosi cittadini di Bardolino, che si sono offerti nel ruolo di comparse e per brevi apparizioni. «La grande disponibilità della produzione ha permesso a tutto il paese di sentirsi parte di questo film ha detto Domenica Currò, assessore alla cultura del Comune di Bardolino . A Bardolino abbiamo oltre 60 associazioni di volontariato, che se rapportate al numero di abitanti, poco più di 6 mila, rende l'idea di cosa voglia dire mettersi a disposizione degli altri». Nel cast principale anche una bardolinese Doc, Benedetta De Beni, nel ruolo di Adele, figura fondamentale nello sviluppo della storia: «Nel film si seguono parallelamente le vicende di un medico oncologo e di una farmacista, sottolineando l'importanza di unire le competenze per dare un maggior supporto al paziente ha concluso Elena Rotari, titolare di DR Movie . Benedetta è la figura che instaura con il medico e la farmacista il rapporto più stretto e speciale, dai quali otterrà un grande aiuto a supporto della sua malattia. Un ruolo molto importante e che nonostante l'esordio ha saputo gestire al meglio».
Massimo Rossignati
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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