Maila, i tempi della perizia

Martedì 30 Aprile 2019
CAVARZERE
Cento giorni. Tanto ha a disposizione lo psichiatra Carlo Schenardi per tracciare un ritratto psicologico di Natalino Boscolo Zemello, l'ex pescatore trentaseienne di Cavarzere accusato di aver brutalmente picchiato e ucciso, nell'agosto dello scorso anno, la moglie Maila Beccarello. L'incarico della perizia psichiatrica, così come la tempistica, sono stati decisi ieri mattina dal giudice dell'udienza preliminare Andrea Battistuzzi, che ha dato tempo al dottor Schenardi fino a fine agosto per depositare la perizia, che verrà poi discussa nell'udienza del 30 settembre prossimo.
Due i quesiti a cui il perito del giudice dovrà rispondere: dire se il trentaseienne ex pescatore sia stato incapace di intendere e volere al momento del fatto e se sia anche socialmente pericoloso. Una volta discussa la perizia, il processo in abbreviato potrà prendere il via. Il pm Stefano Buccini contesta all'ex pescatore il reato di omicidio volontario aggravato: l'autopsia, eseguita dal medico legale Antonello Cirnelli, ha confermato che Maila è stata oggetto di una violenza brutale con costole fratturate, cranio rotto, così come il naso; tagli sulla coscia e sulla mano destra.
Secondo il perito, il pescatore ha colpito la moglie con un bastone, mentre altre ferite sono frutto dell'uso di un coltello. Smentita la versione dell'uomo che aveva detto di aver colpito la moglie con due schiaffi. Disoccupato da anni, l'ex pescatore stava scontando ai domiciliari una condanna ad un anno e 8 mesi per tentata estorsione e violenza privata: non poteva muoversi dalla casa dove Maila aveva accettato di ospitarlo, e quella condizione di convivenza forzata ha inasprito le tensioni nella coppia, fino alla brutale violenza nella notte tra l'8 e il 9 agosto del 2018.
N.Mun.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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